«La bozza di decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta di venerdì 24 maggio prevede un gettone di 400 euro mensili per i volontari sportivi, senza tasse e contributi, a fronte di spese per attività svolte, anche nel Comune di residenza. È un “volontario sportivo” chi mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità al fine di promuovere lo sport, in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, nemmeno in via indiretta, ma esclusivamente per fini amatoriali. Attualmente non può essere retribuito e ha diritto esclusivamente al rimborso delle spese documentate per vitto, alloggio, viaggio e trasporto al di fuori del Comune di residenza (con eventuale autocertificazione fino a 150 euro mensili)», ha reso noto il commercialista friulano Alberto Rigotto, specializzato nel settore sportivo, intervenendo al convegno sulla riforma del lavoro sportivo organizzato a Udine, da CrediFriuli.
Con la bozza di decreto-legge citata, la disciplina si modificherebbe (ma è doveroso attendere la conferma) come segue: il “volontario” sportivo può ricevere un rimborso forfettario fino a 400 euro mensili, purché sia corrisposto in occasione di manifestazioni ed eventi sportivi, anche se nel Comune di residenza. Su tale rimborso non sono dovute tasse e contributi, anche se rileva ai fini del limite dei 5.000 euro per Inps e 15.000 euro per Irpef (esenzione contributiva e fiscale). La nuova modalità di rimborso sarà subordinata alla delibera sulla tipologia di spese e sulle attività di volontariato ammesse. Trimestralmente (entro la fine del mese successivo) importi e nominativi dovranno essere comunicati al Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche.
La riforma dello sport della quale si è parlato nell’evento di CrediFriuli, avviata nel 2019, ha trovato compimento con la prima scadenza prevista per il 1° luglio 2024. Si tratta di una norma che sta rivoluzionando lo sport dilettantistico (ASD ed SSD) e introducendo la figura del “lavoratore sportivo” a tutti i livelli (atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici e sportivi, preparatori atletici e direttori di gara). CrediFriuli, perciò, che ha sempre posto una particolare attenzione al ruolo delle società sportive dilettantistiche nel contesto del Terzo settore, attraverso il suo impegno nell’ambito degli obiettivi ESG (Ambientali, Sociali e di Governance), ha voluto costruire un momento di confronto tecnico per dare indicazioni sui nuovi obblighi e opportunità per queste realtà sportive fornendo, inoltre, informazioni cruciali e aggiornate sulla normativa in evoluzione.
Nell’occasione, il vice presidente di CrediFriuli, Stefano Fruttarolo, ha sottolineato inoltre che: «Entro il 30 giugno, le ASD dovranno aggiornare i propri statuti, in via semplificata, per adeguarli alla nuova normativa. È un’importante occasione per effettuare una serie di valutazioni ponderate e personalizzate in merito alle regole fondamentali destinate a regolare la compagine. Va anche ricordata la possibilità di ricorrere al riconoscimento dell’ASD, che – con l’impegno di un minimo capitale – consente tuttavia di conseguire il beneficio della responsabilità limitata per i debiti assunti durante la vita dell’ente, così evitando il rischio di coinvolgere il patrimonio personale di coloro i quali hanno svolto funzioni di rappresentanza e gestione dello stesso».
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