TRIESTE. Nella mattinata del 17 gennaio 2024 la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Trieste su richiesta del P.M. nei confronti di A.A.Q.A., cittadino iracheno classe ‘95, indagato per il delitto di rapina impropria.
In particolare, il 30 dicembre scorso, il proprietario di un’auto Audi Q2, mentre recuperava la propria autovettura parcheggiata in via dei Vigneti, sorprendeva un uomo seduto sul sedile anteriore lato passeggero. Quest’ultimo, intuendo che l’uomo era il proprietario del veicolo, scendeva dal mezzo per tentare di darsi alla fuga, trattenendo per le mani vari effetti personali della persona offesa, tra i quali un giubbotto, un berretto, delle cuffiette e un profumo.
Il derubato, notando che lo sconosciuto stava cercando di allontanarsi, lo affrontava per provare a fermarlo, ma il ladro, per tentare di darsi alla fuga, lo colpiva violentemente.
Ne nasceva una colluttazione che terminava grazie al pronto intervento di un passante che dava una mano alla persona offesa a trattenere l’autore del tentato furto fino all’arrivo della Volante inviata dalla Sala Operativa della Questura su segnalazione di alcuni cittadini che si trovavano sul posto.
Gli operatori della Volante, dopo aver ricostruito i fatti, arrestavano A.A.Q.A. che, su disposizione del PM di turno, veniva tradotto in carcere e poi successivamente posto agli arresti domiciliari.
In data 9 gennaio 2024, durante un controllo effettuato dalla Polizia di Stato, l’indagato non è stato trovato all’interno della propria abitazione, pertanto il PM ha chiesto al GIP l’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con la sottoposizione di A.A.Q.A. alla custodia in carcere.
La richiesta è stata accolta in quanto è apparsa evidente al Giudice la chiara e indiscutibile violazione della misura, la mancanza di autocontrollo nel rispettare la misura imposta e l’irridente scusa addotta da A.A.Q.A., il quale ha giustificato l’assenza dalla propria abitazione dichiarando di essere andato ad acquistare le sigarette.
Pertanto, a seguito dell’emissione dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, A.A.Q.A. è stato condotto dal personale del Commissariato di PS di San Sabba presso la locale casa circondariale in attesa di processo.
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