Cento anni di Germano Masetti, il genio della ceramica che ha rivoluzionato l’arte del Monfalconese
A Ronchi dei Legionari si chiudono le celebrazioni per il centenario di Germano Masetti.
RONCHI DEI LEGIONARI (GORIZIA) – Si concludono le celebrazioni per il centenario della nascita di Germano Masetti, artista poliedrico capace di unire pittura, ceramica, scultura e architettura in un linguaggio unico e riconoscibile. Nato nel 1925 e scomparso nel 1979, Masetti è stato protagonista di un percorso creativo che ha lasciato un segno profondo nella cultura artistica del Monfalconese.
Un omaggio al maestro della ceramica
Il Consorzio Culturale del Monfalconese, insieme ai Comuni di Ronchi dei Legionari e San Pier d’Isonzo, ha promosso un articolato programma di eventi dal titolo “Germano Masetti, ceramista e non solo 1925 – 1979”, in collaborazione con l’Ecomuseo Territori e l’Associazione Adriano Cragnolin. L’iniziativa si conclude giovedì 13 novembre alle 18 nella sala consiliare di San Pier d’Isonzo con l’incontro pubblico “In ricordo di Adriano Cragnolin”, che prevede la partecipazione di rappresentanti istituzionali e del mondo culturale locale.
Il documentario sulla scuola di ceramica
Durante l’appuntamento sarà presentato il documentario “Le mani nella terra. Viaggio nella scuola di ceramica di San Pier d’Isonzo”, realizzato da Katia Bonaventura e Loredana Panariti dell’associazione Adriano Cragnolin. Il lavoro ripercorre la storia della scuola di ceramica fondata da Masetti nel 1970, un centro che continua ancora oggi a rappresentare un punto di riferimento per la formazione artistica e la comunità locale.
Un’eredità artistica che unisce generazioni
L’associazione Cragnolin ha voluto partecipare attivamente alle celebrazioni, sottolineando l’importanza dell’arte come strumento di crescita e dialogo. Le testimonianze raccolte dagli allievi della prima scuola di ceramica contribuiscono a costruire un ponte tra generazioni, rafforzando la memoria collettiva e la continuità del progetto culturale di Masetti.
Un artista dal forte impegno civile
Dalle ricerche e dalle interviste emerge la figura di un artista profondamente legato al territorio, impegnato non solo nella creazione artistica ma anche nella formazione e nella diffusione della cultura. La sua scuola ha rappresentato – e continua a rappresentare – un luogo di incontro, sperimentazione e crescita per tanti giovani.
Memoria e comunità: il progetto dell’Ecomuseo
In occasione dell’evento conclusivo, l’Ecomuseo Territori presenterà anche il progetto “Cacciatori di memorie”, un’iniziativa pensata per coinvolgere i cittadini nella costruzione di un archivio collettivo della memoria all’interno del Consorzio culturale del Monfalconese, favorendo la partecipazione e la valorizzazione delle esperienze locali.