Importante operazione dei Carabinieri di Udine
UDINE – Un’importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine ha portato alla restituzione di numerosi reperti archeologici alle Ambasciate di Grecia, Egitto e Giordania. I manufatti erano stati rinvenuti presso un’abitazione privata nella provincia di Trento al termine di un’indagine partita nel 2022.


Sequestro di reperti unici e indagini tecniche
L’operazione è scaturita a seguito di una denuncia di effrazione e furto, che ha permesso ai militari di individuare all’interno dell’abitazione diversi oggetti antichi esposti come soprammobili ma privi di documentazione attestante la loro lecita provenienza. Il materiale, composto da vasellame finemente decorato, corredi fittili e numerosi unguentari e anforette, comprendeva reperti di epoca classica, egizia e nabatea, in particolare provenienti dal celebre sito di Petra.


Origine e autenticità confermate dagli esperti
Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali di Trento, è stata accertata l’autenticità e la provenienza internazionale dei beni, molti dei quali risalgono al 300 a.C.. Il corredo, probabilmente derivante da una sepoltura, è risultato essere un importante patrimonio sottratto nel tempo ai paesi di origine e successivamente trasmesso all’attuale proprietario per eredità.




Cooperazione internazionale e provvedimenti giudiziari
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento hanno evidenziato la buona fede del cittadino in possesso dei reperti, ereditati dal padre, noto viaggiatore e collezionista. La collaborazione tra il Comando TPC, le ambasciate e le autorità diplomatiche di Grecia, Egitto e Giordania ha permesso la restituzione ufficiale dei beni, sottolineando l’importanza di una sinergia internazionale per la tutela del patrimonio storico.


Importante operazione dei Carabinieri di Udine
UDINE – Un’importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine ha portato alla restituzione di numerosi reperti archeologici alle Ambasciate di Grecia, Egitto e Giordania. I manufatti erano stati rinvenuti presso un’abitazione privata nella provincia di Trento al termine di un’indagine partita nel 2022.


Sequestro di reperti unici e indagini tecniche
L’operazione è scaturita a seguito di una denuncia di effrazione e furto, che ha permesso ai militari di individuare all’interno dell’abitazione diversi oggetti antichi esposti come soprammobili ma privi di documentazione attestante la loro lecita provenienza. Il materiale, composto da vasellame finemente decorato, corredi fittili e numerosi unguentari e anforette, comprendeva reperti di epoca classica, egizia e nabatea, in particolare provenienti dal celebre sito di Petra.


Origine e autenticità confermate dagli esperti
Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali di Trento, è stata accertata l’autenticità e la provenienza internazionale dei beni, molti dei quali risalgono al 300 a.C.. Il corredo, probabilmente derivante da una sepoltura, è risultato essere un importante patrimonio sottratto nel tempo ai paesi di origine e successivamente trasmesso all’attuale proprietario per eredità.




Cooperazione internazionale e provvedimenti giudiziari
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento hanno evidenziato la buona fede del cittadino in possesso dei reperti, ereditati dal padre, noto viaggiatore e collezionista. La collaborazione tra il Comando TPC, le ambasciate e le autorità diplomatiche di Grecia, Egitto e Giordania ha permesso la restituzione ufficiale dei beni, sottolineando l’importanza di una sinergia internazionale per la tutela del patrimonio storico.


Importante operazione dei Carabinieri di Udine
UDINE – Un’importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine ha portato alla restituzione di numerosi reperti archeologici alle Ambasciate di Grecia, Egitto e Giordania. I manufatti erano stati rinvenuti presso un’abitazione privata nella provincia di Trento al termine di un’indagine partita nel 2022.


Sequestro di reperti unici e indagini tecniche
L’operazione è scaturita a seguito di una denuncia di effrazione e furto, che ha permesso ai militari di individuare all’interno dell’abitazione diversi oggetti antichi esposti come soprammobili ma privi di documentazione attestante la loro lecita provenienza. Il materiale, composto da vasellame finemente decorato, corredi fittili e numerosi unguentari e anforette, comprendeva reperti di epoca classica, egizia e nabatea, in particolare provenienti dal celebre sito di Petra.


Origine e autenticità confermate dagli esperti
Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali di Trento, è stata accertata l’autenticità e la provenienza internazionale dei beni, molti dei quali risalgono al 300 a.C.. Il corredo, probabilmente derivante da una sepoltura, è risultato essere un importante patrimonio sottratto nel tempo ai paesi di origine e successivamente trasmesso all’attuale proprietario per eredità.




Cooperazione internazionale e provvedimenti giudiziari
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento hanno evidenziato la buona fede del cittadino in possesso dei reperti, ereditati dal padre, noto viaggiatore e collezionista. La collaborazione tra il Comando TPC, le ambasciate e le autorità diplomatiche di Grecia, Egitto e Giordania ha permesso la restituzione ufficiale dei beni, sottolineando l’importanza di una sinergia internazionale per la tutela del patrimonio storico.


Importante operazione dei Carabinieri di Udine
UDINE – Un’importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine ha portato alla restituzione di numerosi reperti archeologici alle Ambasciate di Grecia, Egitto e Giordania. I manufatti erano stati rinvenuti presso un’abitazione privata nella provincia di Trento al termine di un’indagine partita nel 2022.


Sequestro di reperti unici e indagini tecniche
L’operazione è scaturita a seguito di una denuncia di effrazione e furto, che ha permesso ai militari di individuare all’interno dell’abitazione diversi oggetti antichi esposti come soprammobili ma privi di documentazione attestante la loro lecita provenienza. Il materiale, composto da vasellame finemente decorato, corredi fittili e numerosi unguentari e anforette, comprendeva reperti di epoca classica, egizia e nabatea, in particolare provenienti dal celebre sito di Petra.


Origine e autenticità confermate dagli esperti
Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali di Trento, è stata accertata l’autenticità e la provenienza internazionale dei beni, molti dei quali risalgono al 300 a.C.. Il corredo, probabilmente derivante da una sepoltura, è risultato essere un importante patrimonio sottratto nel tempo ai paesi di origine e successivamente trasmesso all’attuale proprietario per eredità.




Cooperazione internazionale e provvedimenti giudiziari
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento hanno evidenziato la buona fede del cittadino in possesso dei reperti, ereditati dal padre, noto viaggiatore e collezionista. La collaborazione tra il Comando TPC, le ambasciate e le autorità diplomatiche di Grecia, Egitto e Giordania ha permesso la restituzione ufficiale dei beni, sottolineando l’importanza di una sinergia internazionale per la tutela del patrimonio storico.


Importante operazione dei Carabinieri di Udine
UDINE – Un’importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine ha portato alla restituzione di numerosi reperti archeologici alle Ambasciate di Grecia, Egitto e Giordania. I manufatti erano stati rinvenuti presso un’abitazione privata nella provincia di Trento al termine di un’indagine partita nel 2022.


Sequestro di reperti unici e indagini tecniche
L’operazione è scaturita a seguito di una denuncia di effrazione e furto, che ha permesso ai militari di individuare all’interno dell’abitazione diversi oggetti antichi esposti come soprammobili ma privi di documentazione attestante la loro lecita provenienza. Il materiale, composto da vasellame finemente decorato, corredi fittili e numerosi unguentari e anforette, comprendeva reperti di epoca classica, egizia e nabatea, in particolare provenienti dal celebre sito di Petra.


Origine e autenticità confermate dagli esperti
Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali di Trento, è stata accertata l’autenticità e la provenienza internazionale dei beni, molti dei quali risalgono al 300 a.C.. Il corredo, probabilmente derivante da una sepoltura, è risultato essere un importante patrimonio sottratto nel tempo ai paesi di origine e successivamente trasmesso all’attuale proprietario per eredità.




Cooperazione internazionale e provvedimenti giudiziari
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento hanno evidenziato la buona fede del cittadino in possesso dei reperti, ereditati dal padre, noto viaggiatore e collezionista. La collaborazione tra il Comando TPC, le ambasciate e le autorità diplomatiche di Grecia, Egitto e Giordania ha permesso la restituzione ufficiale dei beni, sottolineando l’importanza di una sinergia internazionale per la tutela del patrimonio storico.


Importante operazione dei Carabinieri di Udine
UDINE – Un’importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine ha portato alla restituzione di numerosi reperti archeologici alle Ambasciate di Grecia, Egitto e Giordania. I manufatti erano stati rinvenuti presso un’abitazione privata nella provincia di Trento al termine di un’indagine partita nel 2022.


Sequestro di reperti unici e indagini tecniche
L’operazione è scaturita a seguito di una denuncia di effrazione e furto, che ha permesso ai militari di individuare all’interno dell’abitazione diversi oggetti antichi esposti come soprammobili ma privi di documentazione attestante la loro lecita provenienza. Il materiale, composto da vasellame finemente decorato, corredi fittili e numerosi unguentari e anforette, comprendeva reperti di epoca classica, egizia e nabatea, in particolare provenienti dal celebre sito di Petra.


Origine e autenticità confermate dagli esperti
Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali di Trento, è stata accertata l’autenticità e la provenienza internazionale dei beni, molti dei quali risalgono al 300 a.C.. Il corredo, probabilmente derivante da una sepoltura, è risultato essere un importante patrimonio sottratto nel tempo ai paesi di origine e successivamente trasmesso all’attuale proprietario per eredità.




Cooperazione internazionale e provvedimenti giudiziari
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento hanno evidenziato la buona fede del cittadino in possesso dei reperti, ereditati dal padre, noto viaggiatore e collezionista. La collaborazione tra il Comando TPC, le ambasciate e le autorità diplomatiche di Grecia, Egitto e Giordania ha permesso la restituzione ufficiale dei beni, sottolineando l’importanza di una sinergia internazionale per la tutela del patrimonio storico.


Importante operazione dei Carabinieri di Udine
UDINE – Un’importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine ha portato alla restituzione di numerosi reperti archeologici alle Ambasciate di Grecia, Egitto e Giordania. I manufatti erano stati rinvenuti presso un’abitazione privata nella provincia di Trento al termine di un’indagine partita nel 2022.


Sequestro di reperti unici e indagini tecniche
L’operazione è scaturita a seguito di una denuncia di effrazione e furto, che ha permesso ai militari di individuare all’interno dell’abitazione diversi oggetti antichi esposti come soprammobili ma privi di documentazione attestante la loro lecita provenienza. Il materiale, composto da vasellame finemente decorato, corredi fittili e numerosi unguentari e anforette, comprendeva reperti di epoca classica, egizia e nabatea, in particolare provenienti dal celebre sito di Petra.


Origine e autenticità confermate dagli esperti
Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali di Trento, è stata accertata l’autenticità e la provenienza internazionale dei beni, molti dei quali risalgono al 300 a.C.. Il corredo, probabilmente derivante da una sepoltura, è risultato essere un importante patrimonio sottratto nel tempo ai paesi di origine e successivamente trasmesso all’attuale proprietario per eredità.




Cooperazione internazionale e provvedimenti giudiziari
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento hanno evidenziato la buona fede del cittadino in possesso dei reperti, ereditati dal padre, noto viaggiatore e collezionista. La collaborazione tra il Comando TPC, le ambasciate e le autorità diplomatiche di Grecia, Egitto e Giordania ha permesso la restituzione ufficiale dei beni, sottolineando l’importanza di una sinergia internazionale per la tutela del patrimonio storico.


Importante operazione dei Carabinieri di Udine
UDINE – Un’importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine ha portato alla restituzione di numerosi reperti archeologici alle Ambasciate di Grecia, Egitto e Giordania. I manufatti erano stati rinvenuti presso un’abitazione privata nella provincia di Trento al termine di un’indagine partita nel 2022.


Sequestro di reperti unici e indagini tecniche
L’operazione è scaturita a seguito di una denuncia di effrazione e furto, che ha permesso ai militari di individuare all’interno dell’abitazione diversi oggetti antichi esposti come soprammobili ma privi di documentazione attestante la loro lecita provenienza. Il materiale, composto da vasellame finemente decorato, corredi fittili e numerosi unguentari e anforette, comprendeva reperti di epoca classica, egizia e nabatea, in particolare provenienti dal celebre sito di Petra.


Origine e autenticità confermate dagli esperti
Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali di Trento, è stata accertata l’autenticità e la provenienza internazionale dei beni, molti dei quali risalgono al 300 a.C.. Il corredo, probabilmente derivante da una sepoltura, è risultato essere un importante patrimonio sottratto nel tempo ai paesi di origine e successivamente trasmesso all’attuale proprietario per eredità.




Cooperazione internazionale e provvedimenti giudiziari
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento hanno evidenziato la buona fede del cittadino in possesso dei reperti, ereditati dal padre, noto viaggiatore e collezionista. La collaborazione tra il Comando TPC, le ambasciate e le autorità diplomatiche di Grecia, Egitto e Giordania ha permesso la restituzione ufficiale dei beni, sottolineando l’importanza di una sinergia internazionale per la tutela del patrimonio storico.

