Una scuola da 5 milioni di euro: Remanzacco inaugura la primaria De Amicis

Remanzacco inaugura la nuova scuola primaria: edificio moderno, sicuro e sostenibile da oltre 5 milioni di euro, simbolo di comunità e futuro.

12 settembre 2025 22:10
Una scuola da 5 milioni di euro: Remanzacco inaugura la primaria De Amicis -
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REMANZACCO – È stata una vera festa di comunità l’inaugurazione della nuova scuola primaria Edmondo De Amicis, avvenuta il 6 settembre e accolta da un altissimo afflusso di cittadini. Un momento storico per il paese, che ha visto finalmente concretizzarsi un progetto atteso da anni: un edificio scolastico innovativo, sicuro e sostenibile, costruito con un investimento di oltre 5 milioni di euro e destinato a diventare modello anche per altri comuni.

Una scuola innovativa e accogliente

La nuova struttura si distingue per la sua architettura moderna e inclusiva. Gli spazi interni sono stati progettati per stimolare apprendimento, creatività e socializzazione:

  • aule luminose con sedie ergonomiche,
  • zone di decompressione e logomotoria,
  • un’aula informatica di ultima generazione,
  • ambienti laboratoriali e aree comuni arredate con divanetti colorati.

Persino la recinzione esterna, ideata dall’architetto Andrea Martini, richiama i tasti di un pianoforte, a sottolineare il valore simbolico e la cura estetica del progetto.

Un’opera che si inserisce nello spirito di un Friuli che investe sulla qualità della vita e sull’innovazione, così come avviene anche nei percorsi dedicati al benessere come il cammino dei 10mila passi di salute a Magnano in Riviera, segno di una comunità che unisce crescita, salute e futuro.

Autorità, bambini e una farfalla simbolo

La cerimonia si è aperta con gli interventi dei bambini del Consiglio comunale dei ragazzi, che hanno ringraziato l’amministrazione per aver reso realtà una scuola tanto attesa. Presenti numerose autorità: il governatore Massimiliano Fedriga, l’assessore alle finanze Barbara Zilli, la dirigente scolastica Luella Guglielmin, il sottosegretario Sandra Savino, l’onorevole Graziano Pizzimenti, consiglieri regionali e sindaci del territorio.

Il ministro Giuseppe Valditara ha inviato una lettera di auguri e complimenti, sottolineando il valore dell’opera. Il maestro Giorgio Celiberti ha ricevuto un applauso per aver donato un’opera d’arte: una farfalla, riprodotta anche sull’invito ufficiale, come simbolo di libertà e trasformazione. “Un inno alla crescita e alla bellezza che prende il volo – ha commentato il sindaco Daniela Briz –. A noi il compito di agevolare il loro battito d’ali e far volare i loro sogni”.

La cerimonia si è chiusa con la benedizione dei locali da parte di don Giovanni Gabassi, suggellando un momento storico per Remanzacco.

Il “modello Remanzacco”

Un edificio innovativo, accogliente e colorato, dove lo spazio diventa parte integrante del processo educativo” – ha dichiarato la sindaca Daniela Briz. La nuova scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma anche di formazione civica, creatività e responsabilità.

Dopo un percorso complesso, iniziato con un bando INAIL e sbloccato grazie all’intervento della Regione e in particolare dell’assessore Zilli, i lavori sono partiti nel 2023 e si sono conclusi nel febbraio 2025. L’edificio è stato realizzato secondo gli standard nZEB (Nearly Zero Energy Building), garantendo sostenibilità, risparmio energetico e sicurezza.

Il cosiddetto “modello Remanzacco” è già stato preso come esempio da altri comuni, proprio come avviene per altre opere simbolo del territorio.

Una scuola per il futuro

Il progetto, sostenuto anche dall’assessore alle autonomie locali Pierpaolo Roberti, ha dimostrato come determinazione e lavoro di squadra possano trasformare una sfida in un risultato concreto. Nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi dei materiali, l’opera è stata completata con successo, restituendo alla comunità una struttura moderna, sicura e funzionale.

La nuova primaria di Remanzacco è quindi simbolo di rinascita e investimento sulle nuove generazioni, un esempio di come le istituzioni possano lavorare insieme per il bene comune. Un traguardo che ricorda altre tappe di crescita e coesione in Friuli, come la valorizzazione di percorsi culturali e identitari a Trieste.

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