Una nuova vita per il relitto del fiume Stella: trasferimento e restauro ai cantieri di San Giorgio

Il relitto medievale del fiume Stella trasferito ai Cantieri Marina San Giorgio per restauro e conservazione.

18 novembre 2025 12:07
Una nuova vita per il relitto del fiume Stella: trasferimento e restauro ai cantieri di San Giorgio -
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SAN GIORGIO DI NOGARO (UD) - Una nuova e attesa destinazione ha accolto in questi giorni il relitto medievale rinvenuto nel 2012 lungo il fiume Stella, nel territorio di Precenicco. Dopo anni di ricerche per individuare un luogo adeguato alla conservazione e al restauro, l’imponente struttura lignea ha finalmente trovato una sistemazione idonea presso i Cantieri Marina San Giorgio, grazie a una sponsorizzazione tecnica che ha permesso di superare le criticità logistiche legate alla fragilità del reperto.

Un trasferimento complesso per un bene archeologico fragile

Il relitto era custodito in una struttura in acciaio di grandi dimensioni, elemento che ha reso molto difficoltosa la ricerca di un luogo idoneo a ospitarlo in condizioni ottimali. La natura del legno antico e la necessità di mantenere controllato ogni parametro di conservazione hanno richiesto spazi specifici e costi elevati di gestione.

In questo contesto, l’amministratore unico dei Cantieri Marina San Giorgio, Davide Piccinin, ha deciso di mettere a disposizione aree interne alla propria realtà industriale, offrendo una sponsorizzazione tecnica per coprire le spese di gestione del ricovero per un periodo di tre anni. Una scelta che ha ricevuto il via libera della Soprintendenza, dopo un’attenta valutazione dei requisiti di sicurezza, conservazione e tutela del valore storico-artistico del bene.

Il relitto ora conservato in immersione in attesa del restauro

Il manufatto, trasportato dai restauratori della ditta Malvestio Diego & C. di Concordia Sagittaria, è ora ospitato all’interno di una vasca d’acqua realizzata con una struttura in legno rinforzata. L’immersione continua rappresenta la condizione necessaria per mantenere stabile il materiale ligneo prima dell’avvio degli interventi di restauro.

La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, con progetto affidato all’archeologa Giorgia Musina, ha recentemente pubblicato un avviso pubblico per la manifestazione di interesse finalizzata alla gara d’appalto. Il primo lotto di intervento prevede un trattamento demineralizzante, volto a eliminare le importanti quantità di ferro accumulate nel legno, seguito da operazioni di consolidamento tramite prodotti specialistici.

Una scoperta unica per l’archeologia navale europea

Datato tra l’XI e il XIII secolo attraverso analisi al carbonio-14, il relitto presenta uno scafo quasi completamente integro, un caso rarissimo per un’imbarcazione medievale di ambito fluviale.

Il fiume Stella – l’Anaxum dei Romani – si conferma così un luogo di straordinario interesse storico e archeologico. Gli studi condotti da Massimo Capulli, docente di Archeologia subacquea dell’Università di Udine, sottolineano come questo reperto costituisca un unicum nel panorama europeo: non esistono, ad oggi, ritrovamenti fluviali medievali equiparabili, se non parzialmente nell’area del Mediterraneo orientale.

L’imbarcazione sembra essere stata progettata per un uso in acque interne e lagunari, con possibili impieghi anche per piccoli tragitti costieri, rappresentando un modello di transizione tra la cantieristica antica e quella medievale avanzata.

Un patrimonio destinato alla collettività

Una volta completato il restauro, il relitto potrà essere restituito al pubblico come una delle più importanti testimonianze di archeologia navale del Friuli Venezia Giulia, contribuendo a raccontare l’importanza strategica del fiume Stella come via d’acqua fondamentale per l’Alto Adriatico in epoca medievale.

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