Andrej Longo vince il Premio Chiara 2025 con “Undici. Non dimenticare”
Andrej Longo vince il Premio Chiara 2025 a Varese con “Undici. Non dimenticare”, nella cerimonia tra emozione e omaggio a Bambi Lazzati.


VARESE – Si è conclusa nella Sala Napoleonica delle Ville Ponti la XXXVII edizione del Premio Chiara, uno degli appuntamenti più attesi della narrativa breve italiana.
A conquistare il riconoscimento è stato Andrej Longo con la sua raccolta di racconti “Undici. Non dimenticare” (Sellerio), che ha ottenuto 63 voti validi dalla Giuria popolare, superando Piero Colaprico (Le vie della katana, Feltrinelli, 34 voti) e Gabriele Pedullà (Certe sere Pablo, Einaudi, 32 voti).
La vittoria di Andrej Longo e l’omaggio a Bambi Lazzati
La serata si è svolta in un clima di forte partecipazione e commozione, segnata dall’assenza per motivi di salute della storica direttrice del Premio, Bambi Lazzati, alla quale la città ha voluto tributare un omaggio speciale: la Martinella del Broletto, la massima onorificenza di Varese, consegnata ai familiari dal sindaco Davide Galimberti tra applausi e standing ovation.
Dopo la proclamazione, Longo ha espresso la propria emozione per il riconoscimento:
«Sono felicissimo di aver vinto nuovamente il Premio Chiara. Sarebbe bellissimo che questo concorso entrasse nelle scuole, che i ragazzi potessero leggere e votare i racconti. E voglio lasciare un messaggio per Bambi Lazzati: le prometto che non il prossimo libro, ma tra due scriverò ancora una raccolta di racconti, e spero di tornare qui su questo palco».
I vincitori delle altre sezioni
Il Premio Chiara Giovani, riservato ai ragazzi tra i 15 e i 20 anni, è stato vinto da Claudio G. Facchetti (16 anni, di Luino) con un racconto sul tema “Luogo”. Un successo che ha un sapore particolare, arrivando un anno dopo il secondo posto ottenuto dal giovane autore dietro al fratello Mario.
Per il Premio Chiara Inediti, il riconoscimento è andato a Rodolfo Nicodemi con “L’estate di San Martino” (Pietro Macchione Editore), mentre Edoardo Zanzi ha ricevuto una menzione speciale per “Musica per nottambuli” (Effetto Edizioni).
Tra i menzionati del premio principale anche lo scrittore svizzero Giorgio Genetelli con “Ingombranti” (Temposospeso).
La cerimonia e i protagonisti istituzionali
La cerimonia di premiazione, condotta da Claudia Donadoni e Stefano Vassere, ha visto la partecipazione di numerose autorità: il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, il sindaco Davide Galimberti, il presidente della Provincia Marco Magrini, il segretario generale della Camera di Commercio Anna Deligios, e Francesco Quattrini, segretario della Comunità Regio Insubrica, in rappresentanza anche della Repubblica e Cantone Ticino.
Tutti hanno portato il loro saluto e partecipato ai momenti di premiazione, sottolineando l’importanza del Premio Chiara come ponte culturale tra Italia e Svizzera.
Un’edizione tra emozioni e memoria viva
Con la vittoria di Andrej Longo, il Premio Chiara 2025 si chiude tra applausi, emozione e riflessione sulla forza della parola scritta.
La manifestazione, organizzata dal Centro Europeo di Informazione e Cultura (CeiC) e sostenuta da istituzioni e sponsor locali, ha ancora una volta dimostrato la vitalità della narrativa breve, capace di raccontare il mondo in poche pagine ma con una profondità senza tempo.
A Varese, il Premio Chiara continua così a essere un simbolo di dialogo tra generazioni, fedele allo spirito di Piero Chiara, per il quale la verità della vita si racchiude nei racconti che sanno parlare al cuore e alla memoria collettiva.