Porto di Trieste e Monfalcone senza guida: Massolino attacca la Destra e chiede trasparenza

Porto di Trieste e Monfalcone senza presidente da 500 giorni. Massolino: “Serve nomina trasparente e basata su competenza”.

25 settembre 2025 10:30
Porto di Trieste e Monfalcone senza guida: Massolino attacca la Destra e chiede trasparenza -
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TRIESTE – Nuova polemica sulla nomina del presidente dell’Autorità portuale di Trieste e Monfalcone, vacante da quasi 500 giorni.

Le critiche di Massolino

«La vicenda ridotta a partita interna alla Destra, con accordi e simbolismi politici come la polenta di Pontida, è l’ennesima prova della mancanza di rispetto verso la comunità e verso uno snodo strategico per il Paese» – dichiara la consigliera regionale del Patto per l’Autonomia-Civica FVG, Giulia Massolino.

Secondo l’esponente autonomista, il porto non può diventare terreno di scambio politico: «Serve un presidente e un segretario competenti, indipendenti e autorevoli, scelti con criteri trasparenti. Non si poteva immaginare una Destra che costringe lo scalo a rimanere senza guida così a lungo».

Un’infrastruttura chiave

Il porto di Trieste e Monfalcone è considerato una delle principali infrastrutture italiane, determinante nei traffici internazionali e nella transizione energetica, essendo l’unico in Italia con lo status di Porto franco internazionale.

«Ogni rallentamento o decisione basata su logiche politiche e non sul merito – prosegue Massolino – si traduce in un danno per aziende, lavoratori ed economia regionale e nazionale. Da mesi denunciamo i gravi effetti dello stallo, che vede coinvolti i tatticismi interni alla Lega e il silenzio del presidente Fedriga, tra i principali responsabili di questa paralisi».

La richiesta di una nomina trasparente

Massolino ribadisce la necessità di una nomina su basi solide: «Non vogliamo candidati calati dall’alto o figure simboliche. Il porto è un bene strategico, non un bottino elettorale da spartire. Serve una guida scelta per competenza, visione e capacità gestionale. Regione e Governo devono garantire trasparenza e responsabilità, non giochi di palazzo».

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