Scuola Don Bosco, studenti a confronto con OSCE PA e Polizia Postale su estremismo e uso sicuro dei social

Alla Don Bosco di Pordenone si è svolto “School Dialogues”, incontro promosso dall’OSCE PA e Next Wave contro radicalizzazione ed estremismo violento.

27 novembre 2025 16:35
Scuola Don Bosco, studenti a confronto con OSCE PA e Polizia Postale su estremismo e uso sicuro dei social -
Condividi

PORDENONE – Alla Scuola Secondaria Don Bosco si è svolto l’incontro “School Dialogues – Contro la radicalizzazione e l’estremismo violento”, un appuntamento promosso dal Comitato per la Lotta al Terrorismo dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE in collaborazione con Next Wave – The International Center for Children and Global Security. Un’occasione di confronto che ha coinvolto studenti, istituzioni e forze dell’ordine per riflettere sui rischi dell’estremismo e sull’importanza dell’educazione al digitale.

Un tavolo autorevole tra istituzioni e scuola

All’incontro hanno partecipato Emanuele Loperfido, Vicepresidente del CCT dell’OSCE PA, il Vice Questore Michela Sambuchi, la preside Francesca Del Puppo, la CEO di Next Wave Cecilia Polizzi e Marco Bonabello, Senior Advisor dell’OSCE PA. Ognuno di loro ha portato un contributo sul ruolo delle istituzioni nella prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione e nella promozione dei valori democratici all’interno dei contesti giovanili.

La Polizia Postale: educazione digitale e nuove vulnerabilità

Davanti a una platea di circa cinquanta studenti, la Polizia di Stato ha offerto un intervento significativo attraverso la Polizia Postale e delle Comunicazioni, approfondendo temi centrali come:

  • educazione digitale,

  • rispetto online,

  • nuove forme di vulnerabilità legate all’uso dei social network.

Un approfondimento mirato che ha coinvolto i ragazzi, guidandoli a riconoscere rischi, dinamiche di manipolazione e comportamenti scorretti nella dimensione virtuale.

L’allarme del Questore Solimene: “La violenza verbale corre in rete”

Il Questore Giuseppe Solimene ha richiamato l’attenzione sulla crescente diffusione della violenza verbale online, spesso generata da un utilizzo superficiale e inconsapevole dei social. Ha sottolineato come questi spazi possano trasformarsi in luoghi di confronto esasperato, con rischi concreti di sfociare in bullismo e comportamenti aggressivi, soprattutto tra i più giovani.

Solimene ha evidenziato la necessità di una educazione digitale solida e di un lavoro costante tra scuola, famiglia e istituzioni, per guidare gli studenti verso un uso più maturo e responsabile degli strumenti tecnologici.

Un percorso condiviso per una cittadinanza digitale consapevole

L’iniziativa ha confermato quanto sia centrale il dialogo tra forze dell’ordine, istituzioni scolastiche e organismi internazionali nel costruire percorsi di prevenzione, informazione e sensibilizzazione.

L’obiettivo comune è offrire agli studenti strumenti concreti per orientarsi con maggiore sicurezza nel mondo digitale, riconoscendo rischi e opportunità e sviluppando una cittadinanza digitale consapevole, responsabile e rispettosa.

Segui Prima Friuli