PRAVISDOMINI (PORDENONE) – Un operaio di 40 anni della zona dell’alta padovana è stato vittima di una violenta rapina e estorsione a Tombolo (PD) nel periodo tra maggio e giugno del 2015, perpetrata da un 29enne e una complice rumena che lo avevano perseguitato per settimane.
Il primo attacco: rapina e minacce
Nel cuore della notte, l’operaio era in macchina con una prostituta rumena quando il 29enne lo aveva aggredito, colpendolo al viso e costringendolo a consegnargli 140 euro. Poco dopo, il criminale aveva richiesto altri 700 euro minacciando di danneggiare la vittima se non avesse obbedito. Sotto pressione, l’operaio aveva ceduto sperando di porre fine alla situazione.
Le estorsioni continuano: una somma sempre più alta
Le richieste non si erano fermate: i due criminali avevano continuato a minacciare l’uomo, costringendolo a pagare un totale di 4.000 euro. Solo dopo che l’operaio ha denunciato tutto ai Carabinieri, le estorsioni si erano interrotte.
L’arresto dopo anni di indagini
Dopo approfondite indagini, i Carabinieri della Stazione di Azzano Decimo (PN) hanno arrestato il 29enne a Pravisdomini (PN). L’uomo, accusato di lesioni personali, rapina aggravata ed estorsione in concorso, dovrà scontare una pena di 2 anni e 8 mesi di carcere secondo quanto deciso dal Tribunale Ordinario di Treviso. Dopo le procedure legali, è stato condotto nel carcere di Pordenone.