L'Icop di Basiliano denuncia la 'Ndrangheta: chiedeva un pizzo del 3% sull'appalto in Calabria, 6 arresti

Azienda friulana, l'Icop di Basiliano, denuncia ricatto della 'Ndrangheta per un appalto in Calabria, 6 arresti.

18 marzo 2025 09:16
L'Icop di Basiliano denuncia la 'Ndrangheta: chiedeva un pizzo del 3% sull'appalto in Calabria, 6 arresti -
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CALABRIA – Un'importante azienda friulana, l’Icop di Basiliano (Udine), ha denunciato di essere stata ricattata dalla 'Ndrangheta in seguito alla vincita di un appalto in Calabria. Il gruppo ingegneristico ha riferito di aver ricevuto una richiesta di pizzo pari al 3% del valore del contratto in cambio di protezione e il via libera per poter proseguire con i lavori. L’incidente ha portato a sei arresti nelle scorse ore, grazie alla collaborazione tra l'azienda e le Forze dell'Ordine.

Il ricatto della 'Ndrangheta e la denuncia

L'azienda, impegnata in progetti di ingegneria del sottosuolo, ha subito il ricatto da parte di soggetti legati alla criminalità organizzata, che pretendevano una somma sostanziosa come compenso per garantire l'accesso e la protezione sul cantiere. L’Icop ha prontamente denunciato l'accaduto, permettendo l’arresto dei membri coinvolti nel tentativo di estorsione. Il presidente dell'azienda, Vittorio Petrucco, ha dichiarato che la richiesta di tangente ammontava al 3% del valore dell’appalto.

Un gruppo di eccellenza con una solida reputazione internazionale

Icop, specializzata in fondazioni speciali e microtunneling, è una delle principali realtà europee nel settore. Con sede a Basiliano e circa 350 dipendenti, l'azienda ha esteso la propria presenza in 17 paesi nel mondo. Nel corso del 2023, Icop ha ricevuto anche il Sustainability Award 2024, posizionandosi al primo posto tra le 260 aziende premiate a Palazzo Mezzanotte. L’incidente in Calabria ha messo in evidenza le difficoltà che le imprese italiane possono incontrare quando si trovano alle prese con la criminalità organizzata.

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