Tragedia del Natisone: udienza lampo, fissata la data del dibattimento

Tragedia del Natisone, citati per responsabilità civile ministero Interno e Arcs. Dibattimento dal 3 marzo, attesi numerosi testimoni.

18 dicembre 2025 11:13
Tragedia del Natisone: udienza lampo, fissata la data del dibattimento -
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UDINE – Nuova udienza e nuova fase per il procedimento sul drammatico caso del Natisone, una vicenda che continua a catalizzare attenzione giudiziaria e pubblica. L’udienza di aggiornamento si è rivelata un passaggio estremamente rapido: meno di cinque minuti per registrare un atto decisivo e fissare il calendario dei prossimi passaggi processuali.

Ministero dell’Interno e Arcs citati per responsabilità civile

Il giudice Daniele Faleschini Barnaba ha disposto la citazione della responsabilità civile per il ministero dell’Interno e per Arcs, l’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute del Friuli Venezia Giulia. La decisione coinvolge direttamente le due istituzioni nella fase processuale, riconoscendo la loro possibile posizione nel quadro delle responsabilità da accertare.

L’atto è stato immediato e ha portato alla chiusura dell’udienza, confermando la natura interlocutoria della seduta, ma al tempo stesso segnando un passaggio rilevante per l’impianto complessivo del procedimento.

La fase dibattimentale

Il processo entrerà nel vivo il 3 marzo, data fissata dal giudice per l’avvio della fase dibattimentale. In quel momento sono previsti gli ascolti di decine di testimoni, fondamentali per ricostruire nel dettaglio i minuti concitati della tragedia e chiarire eventuali responsabilità operative e istituzionali.

Le accuse e la tragedia del 31 maggio 2024

Per la morte dei tre giovani travolti dalla piena improvvisa del fiume NatisonePatrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Molnar – avvenuta il 31 maggio 2024, risultano indagati tre vigili del fuoco della centrale operativa di Udine e un operatore della centrale sanitaria Sores. Una tragedia che ha profondamente segnato la comunità friulana e che, a distanza di tempo, continua a richiedere chiarezza e accertamenti.

In aula la solidarietà dei colleghi

Come già nelle due udienze precedenti, anche questa volta l’aula era gremita di Vigili del Fuoco e infermieri, presenti per manifestare la propria vicinanza ai colleghi indagati. Una presenza numerosa, silenziosa e carica di significato, che testimonia il senso di comunità e la partecipazione emotiva delle categorie coinvolte in una vicenda che ha lasciato ferite profonde.

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