La manifestazione culturale denominata Mosaici d’Europa, promossa dal Teatri Stabil Furlan con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, ha ricevuto l’apprezzamento del vicegovernatore Mario Anzil per due motivi fondamentali. “In primo luogo, perché rappresenta appieno la visione di una cultura di confine che non separa, ma costruisce ponti di amicizia e curiosità verso le identità degli altri. In secondo luogo, perché offre al pubblico l’opportunità di confrontarsi con le analisi di rinomati giornalisti, incoraggiando una sana abitudine alla riflessione e al pensiero critico.”
Le dichiarazioni di Anzil sono seguite alla sua partecipazione al dibattito intitolato “Gorizia e Nova Gorica chiamano Kiev e la Siria“, tenutosi ieri sera al Kulturni Dom di Gorizia nell’ambito della rassegna Mosaici d’Europa. All’evento hanno preso parte Claudio Cerasa, direttore del quotidiano Il Foglio, e il giornalista e reporter di guerra Fausto Biloslavo, intervenuto in collegamento da Damasco. Il focus del dibattito è stato sui confini, la geopolitica e il ruolo cruciale delle zone di frontiera, con particolare attenzione alle realtà di Gorizia e Nova Gorica, due città che condividono una lunga storia di interazione e cooperazione nonostante la divisione politica.
Anzil ha sottolineato l’importanza di affrontare il tema del confine, specialmente in un’epoca in cui altrove i confini sono visti come simboli di separazione. “L’esempio di Gorizia e Nova Gorica che dialogano con Kiev e la Siria è un potente messaggio di pace e collaborazione,” ha commentato. La rassegna ha offerto un’opportunità unica di riflessione su come le frontiere possano essere considerate non solo come linee di divisione, ma anche come spazi di scambio culturale, dialogo e comprensione reciproca.
L’iniziativa, promossa dal Teatri Stabil Furlan e sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, si è dimostrata una piattaforma importante per approfondire il concetto di frontiera come spazio di confronto culturale. “L’opportunità di ascoltare voci autorevoli come quelle di Biloslavo e Cerasa non solo arricchisce il panorama culturale del Friuli Venezia Giulia, ma aiuta anche i cittadini a ritrovare l’importante abitudine di riflettere, ragionare e confrontarsi con pensieri articolati,” ha aggiunto Anzil, mettendo in evidenza l’importanza di tali incontri nel stimolare il dibattito pubblico e arricchire la comunità locale con prospettive diverse.