Grande successo a Campoformido per lo spettacolo teatrale “NOMEOLVIDES, non ti scordar di me”, organizzato in collaborazione con CulturaNuova e tenutosi nella sala polifunzionale del comune, gremita di spettatori entusiasti.
La serata ha visto un gesto toccante da parte della compagnia teatrale, che ha voluto ricordare tutte le vittime di femminicidio dell’ultimo anno, collocando un biglietto con il loro nome su ogni poltrona della sala. Questo gesto simbolico ha reso ancora più intenso l’impatto emotivo dello spettacolo, che ha collegato la tragica storia delle sorelle Mirabal alla lotta attuale contro la violenza sulle donne.
Il sindaco Massimiliano Petri ha dato il benvenuto al pubblico con un’introduzione che ha sottolineato l’importanza della memoria e del ricordo nella lotta per la giustizia e la libertà. La consigliera comunale Barbara Baccheti ha evidenziato l’impegno del comune nell’affrontare tematiche di uguaglianza e diritti umani.
Lo spettacolo ha ripercorso la storia delle sorelle Mirabal, simboli della lotta alla dittatura militare di Trujillo nella Repubblica Dominicana. La narrazione ha messo in luce il coraggio e la determinazione delle sorelle nel combattere per la libertà, presentando un ritratto intimo e familiare che ha superato le avversità del tempo.
Il regime di Trujillo ha segnato profondamente la storia del paese dal 1930 al 1961, ma la morte delle Mirabal nel 1960 è stata determinante per scatenare gli eventi che hanno portato all’eliminazione del dittatore l’anno successivo. Lo spettacolo ha sapientemente intrecciato dramma personale e collettivo, dimostrando che la lotta delle Mirabal non è stata vana ma un’eredità di resistenza.
Il pubblico ha risposto con un lungo applauso commosso, testimoniando la partecipazione emotiva intensa degli spettatori. Le performance hanno suscitato empatia e riflessione, evidenziando l’importanza di non dimenticare chi ha lottato per la libertà e la giustizia.
Lo spettacolo non solo ha educato il pubblico sulla storia dominicana, ma ha anche rafforzato il messaggio universale di lotta e resistenza contro le ingiustizie. Un evento culturale che ha lasciato un’impronta significativa nella comunità di Campoformido, dimostrando il potere unificante e liberatorio dell’arte.