Udine, presentato "Includi": progetto per favorire l'inserimento delle persone disabili nelle imprese

A Udine presentato “Includi”, il progetto di Federsolidarietà FVG per facilitare l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità nelle imprese.

27 novembre 2025 15:58
Udine, presentato "Includi": progetto per favorire l'inserimento delle persone disabili nelle imprese -
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UDINE – È stato presentato “Includi”, il nuovo progetto sviluppato da Federsolidarietà FVG – la federazione delle cooperative sociali aderenti a Confcooperative – insieme a un pool di realtà del territorio, con l’obiettivo di offrire alle imprese una piattaforma di strumenti dedicati all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. Un percorso di oltre un anno e mezzo che punta a rafforzare la collaborazione tra settore profit e cooperazione sociale.

Una rete per rispondere ai bisogni complessi del territorio

«Includi è un progetto che vuole aggregare le cooperative sociali che si occupano di inserimento lavorativo – ha spiegato Luca Fontana, presidente regionale di Federsolidarietà FVG – per mettere a disposizione un partenariato capace di rispondere meglio ai bisogni del territorio, a partire dall’inserimento delle persone svantaggiate».

Fontana sottolinea come sia necessario creare un sistema a rete, accessibile a enti pubblici, assessorati e imprese locali: «Solo lavorando insieme possiamo affrontare sfide complesse. Abbiamo professionalità, trent’anni di esperienza e la capacità di offrire risposte sostenibili».

Numeri e criticità: 2.603 scoperture nelle quote obbligatorie

Secondo i dati della Regione Friuli Venezia Giulia, le aziende soggette agli obblighi della legge 68/1999 sono 2.705, il 59% delle quali conta oltre 50 dipendenti. Nonostante i progressi degli ultimi anni, restano 2.603 le scoperture rispetto alle quote di assunzione previste per le persone con disabilità.

Le cooperative sociali aderenti a Confcooperative impiegano 823 lavoratrici e lavoratori svantaggiati, ai quali si aggiungono borse lavoro e tirocini. «Il nostro obiettivo – ribadisce Fontana – è rendere più semplice per le imprese profit accedere agli strumenti dedicati all’inserimento delle persone con disabilità, un ambito nel quale le cooperative vantano competenze consolidate».

Convenzioni “articolo 14”: uno strumento già operativo

Tra le principali soluzioni su cui Federsolidarietà FVG sta investendo figurano le convenzioni “articolo 14”, che consentono alle imprese di adempiere agli obblighi della legge 68/1999 affidando una commessa a una cooperativa sociale specializzata nell’inserimento lavorativo.

Nel 2024 erano attive 52 convenzioni, che coinvolgevano circa 130 lavoratrici e lavoratori. «Numeri destinati a crescere – osserva Fontana – perché questo strumento è flessibile, efficace e utilizzabile in comparti produttivi molto diversi, anche innovativi».

Le cooperative sociali aderenti a Confcooperative in Friuli Venezia Giulia sono 157, per un totale di 356 milioni di euro di ricavi.

Strumenti, portale e consulenze per le imprese

Durante la presentazione, l’avvocato Martina Bortoluzzi, consulente di Confcooperative, ha illustrato nel dettaglio le opportunità a disposizione delle imprese. È stato inoltre presentato il nuovo sito www.includi.org, sviluppato da Era Factory di Trieste, attraverso il quale le aziende profit interessate possono contattare direttamente le cooperative sociali e valutare percorsi di inclusione personalizzati.

Granata: «La cooperazione sociale è un motore di innovazione»

A chiudere i lavori è stato Stefano Granata, presidente nazionale di Federsolidarietà, che ha sottolineato la centralità del ruolo cooperativo: «Le cooperative sociali sono oggi partner strategici delle imprese profit, sia per la capacità di contribuire alla responsabilità sociale, sia per la qualità del lavoro e il know how consolidato».

Granata evidenzia come la cooperazione sociale abbia la capacità di innovare l’organizzazione del lavoro, portando nel mondo produttivo valori, benessere e una visione che rappresenta anche «un volano importante per far crescere la produttività del mercato del lavoro italiano».

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