Nella giornata di oggi, 21 febbraio 2024, la Guardia di Finanza ha compiuto un’importante operazione investigativa che ha visto coinvolte aziende situate in Lombardia, Puglia e Friuli Venezia Giulia. Al centro dell’indagine, la nota influencer Chiara Ferragni, finita sotto i riflettori della giustizia per una presunta truffa aggravata legata ad alcune iniziative di beneficenza.
Le aziende coinvolte nell’operazione
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Milano hanno visitato la sede milanese della Oreo, l’azienda Cerealitalia che detiene il marchio Dolci Preziosi in provincia di Bari, e infine l’azienda Trudi a Tarcento, in provincia di Udine. Quest’ultima è nota per aver prodotto una mascotte con le sembianze di Chiara Ferragni.
Obiettivo dell’acquisizione documentale
L’operazione odierna si configura come un passaggio tecnico cruciale per l’acquisizione di contratti, corrispondenza via email e altri documenti significativi. Questi saranno fondamentali per chiarire gli aspetti controversi dell’intera vicenda, in vista di eventuali audizioni. Al momento, sembra che l’indagine si concentri più su questioni giuridiche piuttosto che su aspetti fattuali.
Il cuore dell’inchiesta
Chiara Ferragni è sotto indagine per un’operazione di beneficenza legata alla vendita di uova pasquali con il suo marchio per Dolci Preziosi e una bambola in collaborazione con Trudi, lanciate sul mercato nel 2019. L’iniziativa aveva lo scopo di raccogliere fondi per Stomp Out Bullying, un’organizzazione no profit impegnata nella lotta contro il cyberbullismo. Nonostante il sold out della bambola in sole cinque ore, sono emersi dubbi sull’effettiva destinazione dei ricavati, soprattutto in relazione ai canali di vendita gestiti da terzi.
La posizione di Tbs Crew
La Tbs Crew, team dietro al brand di Chiara Ferragni, ha specificato che i ricavati delle vendite dirette tramite e-commerce sono stati effettivamente donati all’associazione Stomp Out Bullying nel luglio 2019. Tuttavia, questa precisazione non era stata adeguatamente comunicata sui canali social dell’influencer, sollevando interrogativi sulla trasparenza dell’operazione.
L’indagine in corso riflette la crescente attenzione delle autorità verso le iniziative di beneficenza promosse attraverso i social media, soprattutto quando coinvolgono figure pubbliche di grande rilievo come Chiara Ferragni. Mentre l’operazione di verifica documentale prosegue, la comunità attende ulteriori sviluppi per capire meglio le dinamiche di questa complessa vicenda.