Il “Mulin di Basandiele”, situato nel cuore del Parco del Cormor a Campoformido, sta vivendo una vera e propria rinascita culturale e turistica. Questo grazie alla visione dell’amministrazione comunale, capitanata da Erika Furlani, che ha trasformato il mulino in un fulcro di attività divulgative, educative e di intrattenimento, attirando oltre 1600 visitatori nei suoi primi mesi di apertura.
L’importanza delle guide e degli eventi culturali
Sotto la guida esperta di Laura Fagioli, Pierino Picco e Susanna Bernardis, il mulino non solo diventa scenario di apprendimento vivace per turisti e scolaresche, ma anche teatro di un’agenda culturale densa: dalle conferenze sul Vajont e sull’uso del miele in cucina, a presentazioni letterarie e showcooking che vedono la partecipazione di figure di spicco come il maestro di cucina Germano Pontoni e la cuoca Gabriella Fior.
Visite illustri e sostegno alla promozione
La recente visita della giornalista Marina Presello e l’organizzazione di eventi hanno ulteriormente elevato il profilo del “Mulin di Basandiele”, rendendolo un punto di riferimento per il territorio. L’impegno dell’amministrazione, in collaborazione con enti come Cultura Nuova e PromoturismoFVG, ha portato alla creazione di materiali promozionali bilingue, diffondendo la conoscenza del mulino oltre i confini locali.
Un patrimonio storico rinnovato
Il Mulino di Basaldella, con le sue radici storiche che risalgono al 1300, oggi non solo conserva le sue antiche macine ma si arricchisce di un percorso didattico e multimediale moderno, frutto del lavoro dell’architetto Davide Ciarlini e del contributo di professionisti del calibro di Belka Media e FriulUP. Questa innovazione gli ha valso il riconoscimento del “Smartphone d’oro 2023 – sezione turismo”, premio che sottolinea l’efficacia della sua comunicazione digitale.
Un invito alla comunità
L’amministrazione comunale di Campoformido lancia un appello ai visitatori: diventare “Ambasciatori del Mulino”, per far sì che il centro visite sia sempre più un bene comune, un tesoro da preservare e valorizzare. Un impegno che vede coinvolti anche l’Università degli Studi di Udine e Trieste, il Consorzio degli Apicoltori della provincia di Udine, e altri enti di rilievo.
Il Mulino di Basaldella non è solo un luogo dove riscoprire le tradizioni e la storia locale, ma anche un esempio di come il patrimonio culturale possa essere un motore di sviluppo e promozione territoriale.
Visita e connessione
Aperto al pubblico gratuitamente nei fine settimana, il “Mulin di Basandiele” invita tutti a scoprire di persona la sua bellezza e il suo valore educativo. Con una presenza attiva sui social media e la possibilità di organizzare visite per gruppi su appuntamento, il mulino si conferma come una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza culturale autentica e coinvolgente.