21 imbarcazioni "fantasma" per il fisco nei porti triestini: evasione da oltre 2,5 milioni

La Guardia di Finanza di Trieste scopre 21 unità navali da diporto non dichiarate al fisco per oltre 2,5 milioni di euro, sanzioni elevate.

18 giugno 2025 09:58
21 imbarcazioni "fantasma" per il fisco nei porti triestini: evasione da oltre 2,5 milioni -
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TRIESTE – La Guardia di Finanza, Reparto Operativo Aeronavale di Trieste, ha concluso un’importante attività ispettiva nel settore della nautica da diporto, focalizzandosi su unità navali battenti bandiera estera in uso a cittadini italiani residenti in Italia.

Aumento delle imbarcazioni estere ormeggiate in Italia

Negli ultimi mesi, grazie a un attento monitoraggio del traffico marittimo nel litorale giuliano, è stato rilevato un significativo incremento di imbarcazioni immatricolate all’estero e stabilmente ormeggiate nei porti turistici dell’Alto Adriatico o conservate presso cantieri e rimessaggi. Questa pratica, nota come flagging out, permette di ridurre i costi di gestione sfruttando normative fiscali e di sicurezza più vantaggiose di altri Paesi.

Mancata dichiarazione al fisco e sanzioni elevate

La legge italiana obbliga i residenti a dichiarare tali beni nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. I finanzieri della Stazione Navale di Trieste, attraverso controlli mirati e incrocio dati con le banche dati in uso, hanno identificato 21 unità navali non dichiarate per una o più annualità d’imposta. Il valore complessivo delle imbarcazioni occultate supera i 2,5 milioni di euro, mentre le sanzioni amministrative applicate ammontano a oltre 77.000 euro.

Ruolo della Guardia di Finanza nel presidio della legalità

Questa operazione rafforza il ruolo della Guardia di Finanza e del suo reparto aeronavale nel controllo del mare, garantendo il rispetto delle norme fiscali e la tutela degli interessi economico-finanziari nazionali attraverso una costante attività di polizia economica e finanziaria.

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