Luca Bizzarri a Gorizia con “Non hanno un dubbio” al Teatro Verdi

Luca Bizzarri arriva a Gorizia con “Non hanno un dubbio”, uno spettacolo satirico sul costume e la comunicazione contemporanea.

27 novembre 2025 11:54
 Luca Bizzarri a Gorizia con “Non hanno un dubbio” al Teatro Verdi -
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GORIZIA –Venerdì 28 novembre alle 20.45, il Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia ospiterà Luca Bizzarri con il monologo Non hanno un dubbio, inaugurando la sezione “Verdi racconta”. Lo spettacolo trae ispirazione dal celebre podcast “Non hanno un amico”, diventato in breve tempo un fenomeno di costume e un osservatorio satirico quotidiano molto seguito.

Il progetto, nato per raccontare una campagna elettorale, si è trasformato in uno spazio di analisi brillante e spesso spiazzante sul linguaggio pubblico contemporaneo, tra politica, costume e comunicazione.

Dal podcast al palco

Dal successo del podcast è nato l’omonimo libro e una tournée nazionale che ha registrato ovunque grande partecipazione. Con Non hanno un dubbio, Bizzarri propone un nuovo affondo comico e teatrale, costruito sulle micronarrazioni che hanno reso famoso il format originale: brevi episodi, tic della comunicazione e del costume, storie che diventano uno specchio ironico, a volte impietoso, della società odierna.

Il testo teatrale si aggiorna in continuazione, rispecchiando i cambiamenti rapidi della Storia e dei tempi contemporanei.

Ironia e riflessione sul presente

Bizzarri osserva come nuovi e vecchi personaggi pubblici si adattino allo spirito dei tempi e come oggi, paradossalmente, sembrino davvero che “non abbiano un dubbio”, fornendo la base per la sua ironia tagliente. Lo spettacolo mette al centro comunicazione politica, fenomeni social, costume e malcostume del nuovo millennio, offrendo al pubblico uno sguardo lucido, mai banale.

Satira, ritmo e autenticità

Guidato dal carisma di Bizzarri, lo spettacolo unisce satira, intelligenza, ritmo e autenticità, trasformando la cronaca quotidiana in un vero laboratorio di comicità. Prodotto da ITC2000 e scritto con Ugo Ripamonti, conferma la vocazione del comico genovese per un teatro civile ma leggero, capace di far riflettere mentre si ride e di raccontare il presente con originalità e leggerezza.

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