A Pordenone il concerto perduto di Sollima fa rivivere la Venezia multiculturale
Giovanni Sollima in concerto al Teatro Verdi di Pordenone con “Al-Bunduqiyya”, un viaggio musicale tra Venezia, cultura e suono meticcio.


PORDENONE – Un'esperienza musicale che promette di travolgere i sensi e di unire epoche, culture e suoni in un unico, visionario abbraccio. È quanto propone il Teatro Verdi di Pordenone mercoledì 7 maggio alle ore 20.30, con il ritorno sul palco di Giovanni Sollima, violoncellista, compositore e artista totale, insieme al violinista Federico Guglielmo e all’orchestra barocca Il Pomo d’Oro. Il concerto, dal titolo “Al-Bunduqiyya – Il Concerto Perduto”, è un tributo alla Venezia cosmopolita del Settecento, città crocevia di popoli e culture.
Sollima e il violoncello meticcio che racconta Venezia
Giovanni Sollima, musicista capace di trasformare il suono in visione, porterà a Pordenone una performance fuori dai canoni, fatta di contaminazioni, improvvisazione e fusione di linguaggi. Conosciuto per le sue sperimentazioni – come aver suonato un violoncello di ghiaccio o aver creato un’orchestra di 100 violoncelli – Sollima con “Al-Bunduqiyya” rende omaggio a quella Venezia che fu simbolo di convivenza e tolleranza, un unicum storico che ancora oggi affascina per la sua identità multiculturale.
Un progetto musicale tra classico e contemporaneo
Il programma intreccia musiche di Tartini, Vivaldi e dello stesso Sollima, rielaborate in chiave contemporanea e reinterpretate alla luce di una visione sonora meticcia, capace di far dialogare barocco, musica popolare, improvvisazione e ritmo moderno. Le correnti musicali si incrociano come le rotte mercantili di un tempo, dando vita a una partitura nuova, travolgente, dove il corpo dell’esecutore diventa parte integrante dell’opera.
Al-Bunduqiyya: la Venezia invisibile che vive nel suono
Il titolo del concerto – Al-Bunduqiyya, nome arabo per Venezia – racconta già da sé la direzione del progetto: una Venezia che sfugge alla cartolina turistica, ma che vive ancora come luogo dell’anima. «Una città che ascoltava ciò che il mare le portava», dice Sollima, e proprio questo spirito è al centro del concerto. Un’esperienza immersiva, dove le note diventano racconto, tra evocazione storica e slancio visionario.
Un’esperienza che va oltre l’ascolto
“Al-Bunduqiyya – Il Concerto Perduto” non è solo un concerto: è una narrazione musicale, un dialogo tra le epoche, una riflessione poetica sulla città e sulla sua funzione di ponte tra civiltà. La musica si fa immagine, gesto, emozione, in un crescendo di energia che avvolge il pubblico e lo trascina in un viaggio sonoro inedito e universale.
Per informazioni e biglietti, è possibile consultare il sito www.teatroverdipordenone.it.