Poste Italiane verso le emissioni zero: attivati i primi 10 impianti fotovoltaici negli uffici postali in FVG
Installati i primi 10 impianti fotovoltaici negli uffici postali FVG: meno CO2 e più risparmio energetico.
FVG – Il percorso verso la neutralità carbonica di Poste Italiane compie un passo significativo in Friuli Venezia Giulia, dove sono stati installati e attivati i primi 10 impianti fotovoltaici destinati alla produzione di energia rinnovabile. Un traguardo che si inserisce nel progetto nazionale che porterà l’Azienda al raggiungimento dello zero netto di emissioni di CO₂ entro il 2030.
Dieci uffici postali già alimentati da energia solare
Gli impianti sono stati completati negli uffici postali di:
Aviano e Sequals (Pordenone),
Santa Maria la Longa, Martignacco, Mereto di Tomba, Osoppo, Ovaro, Ragogna, San Pietro al Natisone (Udine),
Sagrado (Gorizia).
Ogni struttura è stata dotata di un sistema fotovoltaico installato sul tetto, composto da moduli capaci di generare energia pulita e ridurre sensibilmente sia i consumi elettrici sia le emissioni di CO₂.
Un progetto nazionale che punta a 19 MWp complessivi
L’intervento rientra in un programma più ampio che prevede l’installazione di impianti con potenza media di circa 50 kWp in sedi di medie e grandi dimensioni, tra cui uffici postali, centri direzionali e poli di meccanizzazione.
La potenza totale prevista dal piano raggiungerà circa 19 MWp, con un numero di pannelli variabile per ciascun sito, in base alla struttura dell’edificio e alle caratteristiche tecniche degli impianti fotovoltaici.
Una delle tappe strategiche del progetto Polis
L’iniziativa rappresenta un tassello fondamentale di Polis, il progetto quadriennale (2023-2026) con cui Poste Italiane sta modernizzando 7.000 uffici postali nei comuni sotto i 15.000 abitanti. Un programma che unisce sostenibilità, digitalizzazione e ampliamento dei servizi della Pubblica Amministrazione, rafforzando il ruolo capillare degli uffici postali nei territori più piccoli.
In Friuli Venezia Giulia il progetto coinvolge 202 Comuni su 215, confermando l’impegno dell’Azienda nel supportare comunità, imprese e amministrazioni locali attraverso strutture rinnovate, più efficienti e sempre più vicine ai cittadini.
Uffici postali come presidio contro lo spopolamento
Poste Italiane sottolinea come la presenza sul territorio resti un elemento strategico, specialmente nei piccoli centri dove la chiusura degli sportelli bancari e la crescente digitalizzazione rischiano di impoverire i servizi essenziali.
Gli uffici postali, guidati in questo percorso dall’amministratore delegato Matteo Del Fante, continuano invece a rappresentare un presidio sociale, un punto di riferimento per la vita quotidiana della comunità e un argine concreto allo spopolamento.
In un contesto europeo in cui molti operatori stanno riducendo i servizi e chiudendo sedi, Poste Italiane sceglie la strada opposta: mantenere aperti gli uffici, investire sull’innovazione e rafforzare la propria presenza, puntando su tecnologie sostenibili come i nuovi impianti fotovoltaici per un futuro più green e più vicino ai cittadini.