In queste ultime settimane, sempre più abitanti di FRIULI VENEZIA GIULIA e VENETO stanno segnalando un fenomeno preoccupante e in crescita: potenti rumori di aerei che disturbano la quiete serale e notturna. Questi boati si verificano a intervalli regolari, soprattutto dopo il tramonto, generando un’ondata di segnalazioni e domande, soprattutto nelle zone vicine a basi militari o rotte aeree.
Cosa si sta verificando nei cieli del Nordest?
Questo non è un caso isolato. In varie località del Friuli e del Veneto, specialmente nelle provincie di Udine, Pordenone, Treviso e Venezia, i residenti raccontano di ronzii prolungati, scoppi e vibrazioni che fanno vibrare i vetri e destano preoccupazione. Alcuni pensano che possano essere voli militari notturni, altri ipotizzano esercitazioni aeree o decolli d’emergenza.
Possibili legami con basi militari
Una delle teorie plausibili riguarda l’attività della base di Aviano, sede delle forze aeree USA. Gli aerei militari di stanza lì svolgono frequentemente voli di addestramento, anche in orari insoliti. Le esercitazioni notturne potrebbero essere finalizzate a simulare interventi in scenari reali, in condizioni di visibilità limitata o per prepararsi a missioni specifiche. Anche l’aeroporto di Rivolto, sede delle Frecce Tricolori, è stato menzionato in diverse segnalazioni.
Reazioni dei cittadini e risposte ufficiali
Molti residenti hanno manifestato disagio per i rumori improvvisi, specialmente famiglie con bambini piccoli o anziani. Alcuni Comuni hanno ricevuto richieste di chiarimenti, ma spesso le amministrazioni rimandano a competenze superiori, come l’Aeronautica Militare o l’ENAV. In alcuni casi, i Comitati di Quartiere si sono attivati per richiedere maggiore trasparenza.
Tra allarme, curiosità e preoccupazione
Questo non è un fatto isolato. Episodi simili in passato hanno alimentato il dibattito sull’impatto delle attività militari sul territorio e sulla qualità della vita dei cittadini. La mancanza di comunicazioni ufficiali tempestive aumenta l’ansia e alimenta teorie spesso infondate. Tuttavia, è essenziale distinguere tra esercitazioni legittime e disturbi evitabili, bilanciando la sicurezza nazionale con il benessere della popolazione.
Un fenomeno da tenere sotto controllo
La ricorrenza di questo fenomeno richiede una riflessione più ampia. Il Nordest è una zona strategica per la difesa aerea, ma è anche densamente popolata e turistica. È necessario un maggiore dialogo istituzionale per informare chiaramente la popolazione, magari con comunicati anticipati sulle esercitazioni programmate. Questo aiuterebbe a ridurre l’impatto emotivo e prevenire inutili allarmismi.