Unico in Italia, nasce in Friuli il Villaggio per genitori e figli autistici. La novità

Nasce a Feletto Umberto il villaggio di co-housing “Enzo Cainero”, simbolo di inclusione e solidarietà firmato Progettoautismo FVG.

11 novembre 2025 12:57
Unico in Italia, nasce in Friuli il Villaggio per genitori e figli autistici. La novità -
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FELETTO DI TAVAGNACCO (UD) — Una rivoluzione culturale e sociale parte dal cuore del Friuli Venezia Giulia, dove è stata posata la prima pietra del villaggio di co-housing “Enzo Cainero”, dedicato alle persone con disturbo dello spettro autistico e alle loro famiglie. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Progettoautismo FVG Onlus, rappresenta un passo storico per l’intero Paese e un modello di convivenza che mette al centro il concetto di “durante noi”, ossia la possibilità di costruire un presente condiviso e inclusivo, senza attendere il “dopo di noi”.

Un modello di solidarietà e visione

Durante la cerimonia, il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha definito il progetto «una rivoluzione per il mondo della disabilità, ma anche una sfida culturale che mira a cambiare il modo in cui la società si rapporta alla fragilità». Fedriga ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti «un esempio concreto di comunità solidale, capace di trasformare una necessità individuale in un bene collettivo».

Accanto a lui, l’assessore alla Salute e Politiche sociali Riccardo Riccardi ha evidenziato l’importanza di «sostenere il ruolo del pubblico accanto al privato per dare risposte concrete ai bisogni di una società complessa», sottolineando come «il sistema sanitario da solo non possa affrontare la sfida della cronicità e dell’autonomia delle persone con disabilità».

La nascita della Fondazione e la forza di una madre

Il Villaggio Enzo Cainero nasce da un percorso lungo e coraggioso. La Fondazione Progettoautismo FVG, oggi punto di riferimento per 98 famiglie in tutta la regione, fu creata nel 2006 da Elena Bulfone, madre di Alessandro e Martina, che ha saputo trasformare una battaglia personale in una missione collettiva.

«Elena e suo marito – ha ricordato Fedriga – avrebbero potuto limitarsi a risolvere i problemi della propria famiglia. Invece hanno scelto di condividere la loro esperienza con altre famiglie, offrendo al Friuli Venezia Giulia un modello di comunità solidale che mette al centro l’aiuto reciproco».

Questa scelta ha dato vita a una realtà riconosciuta a livello nazionale per l’impegno e la competenza con cui affronta ogni giorno le sfide dell’autismo, con un approccio multidisciplinare che unisce educazione, assistenza, formazione e ricerca.

Il progetto del Villaggio Enzo Cainero

Il nuovo villaggio di Feletto Umberto porta il nome di Enzo Cainero, figura simbolo dello sport e dell’impegno sociale friulano, e sarà il primo complesso in Italia a prevedere la convivenza tra genitori e figli con autismo, in un contesto di autonomia protetta e condivisione.

Il progetto ha un valore complessivo di 10 milioni di euro, finanziato per il 70% dalla Regione Friuli Venezia Giulia, mentre oltre 1 milione è stato raccolto grazie a una campagna di fundraising che ha coinvolto cittadini, imprese e associazioni del territorio.

Un esempio concreto di sussidiarietà, quella capacità di cooperazione tra pubblico e privato che, come ricordato da Riccardi, «rappresenta l’anima più autentica del nostro Paese e la chiave per liberare energie straordinarie».

Le parole di Riccardi e il valore della comunità

Nel suo intervento, l’assessore Riccardi ha voluto rimarcare come «la salute non si esaurisca nella cura ospedaliera o farmacologica, ma includa il diritto alla libertà, indipendenza e autodeterminazione».
Ha inoltre richiamato il lavoro condiviso con Mario Brancati, presidente della Consulta regionale per la disabilità, impegnato nella stesura della nuova legge regionale che promuove proprio questi valori fondamentali.

Una rete di solidarietà che unisce istituzioni e cittadini

All’inaugurazione hanno preso parte numerose autorità civili e militari: la presidente della Fondazione Elena Bulfone, il sindaco di Tavagnacco Giovanni Cucci, il prefetto di Udine Domenico Lione, il presidente nazionale ANA Sebastiano Favero, il comandante della Brigata Alpina Julia Francesco Maioriello e il presidente della Fondazione Don Gnocchi don Vincenzo Barbante.

La cerimonia ha visto anche la partecipazione di testimonal d’eccezione come Toni Capuozzo e Stefano Belisario (Elio e le Storie Tese), insieme ai campioni sportivi friulani Elia Viviani, Chiara Cainero, Edi Orioli e Mara Navarria, che hanno voluto manifestare la loro vicinanza e il loro sostegno a questa grande impresa sociale.

Il Friuli come laboratorio di umanità e innovazione sociale

Il villaggio di Feletto Umberto non sarà soltanto un luogo fisico, ma un simbolo di inclusione e futuro, dove le persone con autismo e le loro famiglie potranno vivere esperienze di autonomia assistita in un contesto di solidarietà diffusa.

Con la posa della prima pietra, il Friuli Venezia Giulia si conferma territorio guida in Italia per i progetti di co-housing sociale, capace di coniugare innovazione, empatia e partecipazione.
Un modello virtuoso che, come ha auspicato Fedriga, potrà diventare «un esempio nazionale da esportare, affinché la cultura del “durante noi” diventi parte integrante del nostro modo di vivere la comunità».

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