La Fondazione Luigi Bon accoglie la nuova riduzione in un atto de Le Nozze di Figaro
La Fondazione Luigi Bon porta al Maurensig la nuova riduzione in un atto de Le Nozze di Figaro, commissionata al Teatro Verdi.
UDINE – Dopo il grande entusiasmo suscitato dalla riduzione de Il Flauto magico, la Fondazione Luigi Bon propone alla sua platea un nuovo viaggio nel mondo lirico di Wolfgang Amadeus Mozart. Questa volta il pubblico potrà assistere a una riduzione in un atto de Le Nozze di Figaro, commissionata dalla Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e inserita nella stagione musicale curata dalla Fondazione. Si tratta della prima delle tre opere buffe scritte in italiano da Mozart sul libretto di Lorenzo Da Ponte, autore anche dei celebri Don Giovanni e Così fan tutte.
Il nuovo appuntamento della stagione è in programma giovedì 20 novembre alle 20.30 al Teatro Paolo Maurensig di Feletto Umberto. I biglietti sono disponibili alla biglietteria del teatro e online tramite Vivaticket; tutte le informazioni aggiornate possono essere consultate sul sito della Fondazione.
Una riduzione che valorizza la freschezza dell’opera
Il progetto, definito come una fantasia in un atto ispirata a Le Nozze di Figaro, presenta la nuova orchestrazione di Paola Magnanini e la riduzione firmata da Andrea Binetti, che cura anche regia, scene e costumi. La concertazione è affidata al Konzertmeister Stefano Furini, mentre l’intero allestimento porta la firma della Fondazione Teatro Verdi di Trieste, che ha costruito una versione agile, fresca e immediata del celebre capolavoro mozartiano.
La storia di un capolavoro nato in segreto
Mozart compose Le Nozze di Figaro in appena sei settimane, lavorando in gran riservatezza poiché la commedia di Beaumarchais era stata censurata dall’imperatore Giuseppe II. Il debutto avvenne il 1º maggio 1786 al Burgtheater di Vienna, ottenendo un’accoglienza tanto trionfale da spingere l’imperatore a limitare il numero dei bis richiesti dal pubblico, che rischiavano di allungare eccessivamente la durata dello spettacolo.
L’opera raggiunse un successo analogo anche al Teatro Nazionale di Praga nel 1787, dove – come scrisse lo stesso Mozart – “non si parla che del Figaro”, divenuto un autentico fenomeno culturale. La trama, densa di intrighi, giochi di potere, relazioni lecite e desideri inconfessabili, rimane una delle più brillanti e dinamiche del repertorio buffo settecentesco.
Gli appuntamenti successivi: spazio alla danza con Off Label
Il calendario della Fondazione Bon proseguirà il giorno successivo, venerdì 21 novembre, con un doppio appuntamento della rassegna Off Label – per una nuova danza, firmata dalla Compagnia Arearea.
Alle 19.30 il foyer del Maurensig ospiterà Neveade, lavoro di Massimo Somaglino e Marta Bevilacqua. A seguire, alle 20.30, sarà la volta di INRI, interpretato da Chiara Guglielmi e Stefano Mazzotta della compagnia piemontese Zerogrammi.
Informazioni aggiornate, biglietti e calendario completo sono disponibili su www.fondazionebon.com.