Fake News Festival 2025, un’edizione da record che cambia il volto della città

Successo per Fake News Festival 2025: eventi sold out, città coinvolta e sguardo già al 2026.

17 novembre 2025 09:28
Fake News Festival 2025, un’edizione da record che cambia il volto della città -
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UDINE – L’edizione 2025 del Fake News Festival si chiude lasciando un segno profondo nella città e nel panorama culturale italiano. Una quattro giorni che ha visto un’affluenza straordinaria, sale costantemente piene e un entusiasmo crescente attorno ai temi del pensiero critico, dell’intelligenza artificiale, della comunicazione e del rapporto tra società e informazione. Con oltre venti appuntamenti, più di settanta ospiti e migliaia di partecipanti provenienti da ogni fascia d’età, la manifestazione si conferma un appuntamento imprescindibile e sempre più radicato nel territorio.

Un’edizione segnata da numeri e partecipazione senza precedenti

Il pubblico ha risposto con una presenza continua e massiccia, trasformando gli eventi in una festa diffusa del pensiero critico. L’intero programma ha registrato un interesse sorprendente, confermando come le tematiche legate a informazione, linguaggio, AI, salute mentale, lavoro e sostenibilità siano oggi centrali nella vita quotidiana di migliaia di persone.

Il festival, unico in Italia dedicato a questi argomenti, ha consolidato il rapporto profondo con la città, che anno dopo anno è diventata un vero punto di riferimento per chi cerca contenuti di qualità, confronto e crescita culturale.

Il momento simbolo: Teatro Giovanni da Udine sold out

Il picco emotivo della rassegna è arrivato sabato 15 novembre con l’incontro “Abbiamo fatto del nostro peggio: generazioni a confronto”, condotto dalla psicoterapeuta Stefania Andreoli. Il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, uno dei luoghi più rappresentativi della vita culturale cittadina, ha registrato il tutto esaurito in ogni ordine di posto, segnando una tappa storica per il festival.

Un debutto importante, reso possibile anche grazie alla collaborazione con ALIg APS – Associazione dei Laureati in Ingegneria Gestionale, nell’ambito della Fiera del Lavoro FVG – Edu Job Fairs, che ha permesso di ampliare ulteriormente l’impatto della manifestazione.

Un programma diffuso in nove location cittadine

Oltre al grande evento teatrale, il festival ha costruito un itinerario culturale che ha coinvolto nove luoghi diversi della città, trasformando Udine in un vero laboratorio partecipativo. Psicologi, giornalisti, docenti, divulgatori e attivisti hanno animato incontri dedicati a salute mentale, linguaggio inclusivo, educazione, intelligenza artificiale, lavoro e sostenibilità.

Tra i format più seguiti, la Rassegna Lercia al Bar Adoro Caffè, che sin dal primo giorno ha attirato un pubblico numeroso, e il nuovo ciclo “A tu per tu” con Vera Gheno, Lodo Guenzi e Demetra Bellina, che ha permesso un dialogo diretto e informale tra pubblico e ospiti.

Grande adesione anche per le visite guidate alla Biblioteca Civica Joppi, a Casa Cavazzini e alla mostra “Kinekitos” in Torre di Santa Maria, mentre il laboratorio di giornalismo per le scuole e il workshop sull’intelligenza artificiale hanno confermato l’alto interesse verso competenze e strumenti di cittadinanza digitale.

Una città trasformata: la grande scritta in piazza Libertà

Tra i simboli di questa edizione, la grande scritta di quattordici metri collocata in piazza Libertà ha catturato l’attenzione fin dal primo momento. Fotografatissima e al centro della curiosità di turisti e cittadini, è diventata un punto di riferimento visivo forte, capace di raccontare il legame sempre più intenso tra il festival e la città.

Collaborazioni culturali e formative sempre più ampie

Fondamentale anche la rete di collaborazioni con realtà del territorio come ALIg, Associazione MEC, ReGeneration Hub Friuli e Librerie in Comune, che hanno contribuito a costruire un ecosistema ricco, partecipato e orientato alla crescita di una comunità informata e consapevole.

Le parole del curatore: «Un punto di svolta, ora lo sguardo al 2026»

«Questa quarta edizione segna un punto di svolta per il festival» ha dichiarato Gabriele Franco, curatore della rassegna e presidente di Prisma APS. Ha sottolineato come l’incredibile risposta del pubblico, compresa la lunga fila per la serata sold out, confermi una grande fame di pensiero critico e di spazi culturali capaci di stimolare riflessione e confronto.

Già avviato il percorso verso il Fake News Festival 2026, con l’intenzione di rendere l’evento ancora più partecipativo e aperto alle idee del pubblico. È stata infatti lanciata una call per raccogliere proposte attraverso il form online sul sito ufficiale, l’indirizzo email dedicato e le pagine social della manifestazione.

In arrivo il podcast ufficiale del festival

Non solo eventi dal vivo: è in partenza anche il podcast ufficiale del Fake News Festival, un nuovo spazio pensato per continuare a riflettere sui temi emersi durante la rassegna, mantenendo attivo il dialogo con il pubblico e portando i contenuti oltre i giorni della manifestazione.

Un cammino che prosegue verso nuove collaborazioni

Il lavoro per l’edizione 2026 è già iniziato, con nuove idee, nuove sinergie e l’impegno di un’intera comunità che continua a crescere attorno a questo appuntamento ormai centrale per la Regione FVG e per Udine.

La rassegna è stata realizzata da Prisma APS con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia #IOSONOFRIULIVENEZIAGIULIA, Fondazione Friuli, Fondazione Paolo Petrucco e Camera di Commercio Pordenone-Udine. Hanno collaborato anche il Comune di Udine, l’Università degli Studi di Udine e l’Ordine dei Giornalisti FVG, insieme al media partner Gruppo NEM – Nord Est Multimedia.

Un ringraziamento speciale va inoltre agli sponsor e ai partner tecnici che hanno contribuito alla riuscita di questa edizione: PrimaCassa – Credito Cooperativo FVG, Bluenergy, Centro Commerciale Città Fiera, Coop, Oro Caffè, MyNet, Simtech, Astoria Hotel, Autonord Fioretto, Carini, Prontoauto, Goccia di Carnia e MD Systems.

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