Encefalite da zecche, già due casi in Trentino: cosa fare se si viene punti
L'infezione generata dalla puntura di questo insetto può essere asintomatica oppure sfociare in meningite o encefalite.


TRENTINO ALTO ADIGE - Sono già due i casi di ricovero per encefalite da zecca registrati dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari in Trentino nelle scorse settimane.
I due pazienti coinvolti sono un un uomo di cinquant’anni e una donna di quarantotto anni. Dopo qualche momento di preoccupazione, fortunatamente, sono stati dimessi in quanto l’infezione non ha causato gravi danni.
L’encefalite da zecca (o Tbe) è una delle malattie provocate dalla puntura del piccolo insetto che trasmette il virus al nostro organismo. Nella maggior parte dei casi, l’infezione decorre in modo asintomatico. In altri, però, possono presentarsi alcuni sintomi, inizialmente associabili a quelli dell’influenza, e può anche guarire senza problemi.
Talvolta, però, può evolvere in forma più grave, come la meningite o l’encefalite e può anche lasciare danni permanenti al sistema nervoso.
Cosa fare se si viene punti da una zecca
Se si viene punti da una zecca è necessario rimuovere l’insetto il prima possibile. Per farlo – riporta il soccorso alpino e speleologico trentino – basta utilizzare una pinzetta, afferrare il parassita e tirare delicatamente, fino al distacco. Una volta rimosso è fondamentale renderlo innocuo, bruciandolo o incollandolo al nastro adesivo. Infine, bisogna disinfettare la ferita e tenerla controllata per un mese, il tutto, naturalmente, sotto controllo medico.
Il vaccino contro la Tbe
Questa vaccinazione è consigliata a chi fa spesso gite o escursioni in zone boschive, di montagna o comunque ricche di vegetazione e frequentate da animali selvatici. La frequenza costante di queste zone aumenta la probabilità di essere morsi dalle zecche: in questi casi il vaccino può essere utile” ha spiegato la dottoressa Maria Grazia Zuccali e ha concluso: “Per essere protetti dalla malattia bisogna fare le due dosi di vaccino, somministrate a distanza di 15-30 giorni tra loro. A queste due dosi ne segue una terza da fare nei successivi 6-12 mesi”. È possibile accedere al servizio in tutti i centri vaccinali della provincia prendendo appuntamento al Cup.