TRIESTE. A seguito dei controlli straordinari pianificati in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi in Prefettura, il Questore di Trieste ha disposto, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., la chiusura per motivi di ordine e sicurezza pubblica per 20 giorni di un pubblico esercizio sito in Via Conti, con conseguente sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Il provvedimento è stato notificato in data 26 agosto u.s.
Dalle ispezioni è emerso che il locale è da tempo divenuto punto di incontro di persone che fanno uso smodato di bevande alcoliche, diventando fonte di disturbo per i residenti nonché motivo di intervento da parte delle Forze dell’Ordine a causa delle frequenti liti fra avventori.
A tale riguardo significativo l’episodio della notte del 21 agosto u.s., quando a seguito di una violenta lite fra due clienti in evidente stato di ebbrezza, ai quali era stato consentito continuare a consumare alcolici nonostante le condizioni, sono intervenute diverse pattuglie di Polizia e Carabinieri che con fatica sono riuscite a riportare l’ordine, vista la condizione psicofisica e la resistenza posta dai soggetti.
Tutti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per i reati di percosse aggravate e sanzionati per manifesta ubriachezza.
L’attività di controllo ha altresì consentito di accertare irregolarità nella gestione del locale, con un responsabile dell’esercizio non risultante agli atti amministrativi e che non si è reso disponibile a collaborare nel fornire le immagini del circuito di sorveglianza.
Le verifiche sull’esercizio, il cui titolare è un cittadino di origine irachena di 26 anni, hanno evidenziato come lo stesso, specie nella fascia notturna, sia frequentato da persone dedite dedite all’uso smodato di sostanze alcoliche che contribuiscono al proliferare di situazioni pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica.
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