Secondo l’OMS i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN) costituiscono la seconda causa di morte tra gli adolescenti, dopo gli incidenti stradali. Dopo il Covid si è registrato un incremento del 45% dei disturbi legati all’alimentazione.
Nasce per questo anche a Trieste il primo ambulatorio della rete ‘Food for Mind’, il più importante circuito nazionale per la cura integrata dei Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (DAN).
Il metodo di lavoro della nuova struttura e la sua equipe di specialisti saranno presentati a Trieste dal dottor Leonardo Mendolicchio, founder e direttore scientifico di Food for Mind Italia, venerdì 26 maggio, alle ore 18.00, presso la sala studi Unicusano (via Fabio Severo 14/a).
Nella stessa occasione sarà presentato anche il libro “Il peso dell’amore” del dottor Mendolicchio, con la partecipazione dell’artista Ornella Serafini.
L’evento si svolge con il patrocinio del Centro di Terapia della Famiglia di Trieste e Padova (Cptf), del Centro Psicologia Funzionale di Trieste (Cfi), della Consulta per la Disabilità di Trieste, del Sipnei sezione Veneto Fvg e della Fondazione Onda per i diritti di Genere e delle Donne.
“Gli ambulatori F.F.M. si basano su un modello integrato e multidisciplinare, con equipe formate da vari professionisti sanitari che lavorano in sinergia con la persona e la famiglia, sia a livello psicologico che organico e sociale, secondo un modello bio-psico-sociale. L’obiettivo è dare risposte a tutti i pazienti affetti da anoressia, bulimia e obesità in tutte le fasce di età, prestando attenzione anche a coloro che soffrono di questo disturbo dopo tanti anni e in età adulta”, spiega il dottor Mendolicchio. “Nell’ambulatorio triestino, dove la specificità sarà ulteriormente orientata in senso psiconeuroendocrinoimmunologico, col coordinamento della dott.ssa Donatella De Colle, psicologa e psicoterapeuta, sono previste le figure professionali di psicoterapeuti di vario orientamento, nutrizionisti, medico internista e psichiatra”.
La fascia più colpita da questa patologia è quella tra i 10 e i 13 anni, mentre le richieste di aiuto sono aumentate dopo la pandemia addirittura del 200%. Quanto più precoce è l’età di insorgenza dei sintomi, che in qualche caso compaiono già a 9 anni, quanto più difficile è il percorso che conduce alla guarigione. In questi casi intervenire in modo tempestivo ed efficace può contribuire a salvare molte vite. Nel complesso, le persone che soffrono oggi di queste patologie sono oltre 3 milioni; nel 2000 erano circa 300 mila.
Lo scorso anno la rete Food for Mind e l’Istituto Auxologico Italiano hanno avviato una nuova collaborazione. L’accordo di partenariato prevede lo sviluppo di attività di ricerca e, al contempo, l’offerta di assistenza sanitaria in termini di diagnosi, cura e terapie. Tale collaborazione permetterà lo svolgimento di ricerche scientifiche utili alla cura dei DAN e permetterà ai pazienti degli ambulatori di Food For Mind una continuità assistenziale con il reparto di riabilitazione intensiva per disturbi alimentari diretto dal Dr. Leonardo Mendolicchio. I pazienti curati dalla rete “Food For Mind” potranno contare, in caso di necessità, anche sulla possibilità di ricovero e potranno contribuire alla ricerche per i disturbi alimentari.
Inoltre la “Rete Food for Mind” è associata alla Comunità Terapeutica specifica per pazienti con DAN “Lo Specchio” di Domusnovas, in Sardegna, che annovera nella sua equipe il Dr. Leonardo Mendolicchio come direttore Scientifico, Il Dr. Pablo Belfiori come Direttore Sanitario, la Dr.ssa Fabrizia Falco come Coordinatrice e la Dr.ssa Apicella Emanuela in qualità di supervisore.
Si tratta del più grande polo clinico di riferimento nazionale sullo studio e la cura delle patologie legate ai disturbi alimentari.
In Italia sono 18 i centri Food For Mind, dislocati nelle seguenti città: Bari, Bergamo, Cagliari, Campobasso, Catania, Foggia, Genova, Livorno, Mestre, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Sassari, Varese, Savona, Torino e Trieste.
