UDINE, 15 novembre 2024 – Il boom del turismo in Friuli Venezia Giulia è evidente, con un aumento del 10% degli affitti brevi rispetto al 2019, che ha portato a circa 9.000 alloggi disponibili. Nei primi otto mesi del 2024, le notti prenotate sono state ben 487.000, registrando una crescita del 19% rispetto all’anno precedente, con un impatto economico notevole di 65 milioni di euro generato solo nel mese di agosto.
Questi dati riflettono una crescente richiesta di turismo, incentrata soprattutto sulle bellezze culturali (preferite dal 34,9% dei visitatori) e naturalistiche (scelte dal 17%). Le escursioni (praticate dal 69% dei turisti) e le attività sportive (per il 23%, a piedi o in bicicletta) sono le attività più amate. Gli operatori turistici devono quindi acquisire competenze green e sociali per soddisfare questa domanda in costante evoluzione, coinvolgendo le comunità locali.
Il Convegno “Turismo di Comunità e Sviluppo del Territorio”
Questi temi sono stati al centro del convegno “Turismo di comunità e sviluppo del territorio” organizzato da Confcooperative Alpe Adria e supportato dalla CCIAA Pordenone Udine, che si è svolto a Udine. Durante l’evento, sono emerse riflessioni cruciali sull’evoluzione del turismo e sul ruolo delle cooperative locali in un settore in rapida trasformazione.
Serena Mizzan, presidente di Confcooperative Alpe Adria, ha enfatizzato come le 100 cooperative turistiche in Friuli Venezia Giulia, con un valore superiore ai 120 milioni di euro, siano pronte a rispondere a questa nuova domanda turistica con una visione sostenibile dal punto di vista sociale, culturale ed ambientale. “La nostra presenza è fondamentale per un turismo che si è radicalmente trasformato rispetto al passato”, ha dichiarato Mizzan.
Gli Alberghi Diffusi e il Turismo Sostenibile
L’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, ha sottolineato l’importanza degli Alberghi Diffusi, un tipo di struttura ricettiva che mira a rilanciare l’ospitalità nelle zone meno servite della regione. Nel 2024, la Regione ha stanziato circa 3 milioni di euro per sostenere questo settore, che contribuisce a mantenere attivo il tessuto sociale e a favorire il turismo nelle aree rurali. Bini ha anche evidenziato che, secondo le previsioni di Demoskopika, la spesa turistica diretta in Friuli Venezia Giulia nel 2024 dovrebbe raggiungere 1 miliardo di euro, con una crescita del 10,2% rispetto al 2023.
Il Turismo Lento e le Prospettive Future
Il convegno è stato moderato da Irene Bongiovanni, presidente nazionale di Confcooperative Cultura Turismo Sport, e ha visto il contributo di esperti del settore. Tra gli interventi più rilevanti, spicca quello di Alessia Del Bianco di Promoturismo FVG, che ha parlato della rete dei cammini del FVG e del progetto “FVG in movimento”, dimostrando come il turismo di comunità sia fondamentale per il rilancio del settore.
Altri interventi significativi sono stati quelli di Massimiliano Vavassori del Touring Club Italiano, che ha affrontato il tema del turismo lento come antidoto all’overturism, e di Antonella Fiorelli di Isnart, che ha presentato i dati sui turismi motivazionali in Italia. L’ecosistema del turismo culturale dopo il Covid è stato discusso da Igor Stefanovic dell’UNWTO, mentre Francesco Costantini dell’Università di Udine ha parlato di sostenibilità rigenerativa e dello sviluppo turistico integrato.
Best Practice Cooperative
Infine, sono state presentate quattro best practice cooperative, esempi di come il settore turistico possa collaborare con la comunità locale per promuovere un turismo sostenibile e responsabile. Tra questi, Renzo Carniello (Associazione Alberghi Diffusi FVG), Giovanni Matellon (Go Bike Tour), Tiziano Fiorenza (Pavees) e Francesco Rossi (Puntozero) hanno condiviso le loro esperienze di successo nel contribuire al rilancio del turismo in Friuli Venezia Giulia.