Cosa bisogna sapere sul Giro d’Italia 2024?
Maggio 2024 sarà senza dubbio il mese preferito dagli appassionati di Ciclismo visto che è, contestualmente, è il mese che vede l’esecuzione della competizione più importante dell’anno: il giro d’Ital...
Maggio 2024 sarà senza dubbio il mese preferito dagli appassionati di Ciclismo visto che è, contestualmente, è il mese che vede l’esecuzione della competizione più importante dell’anno: il giro d’Italia.
Quest’anno il giro parte da Venaria Reale e si conclude a Roma, portando con sé ben tre settimane di intense competizioni, grandi sudate e momenti iconici tra salite, montagne e cronometri da tenere in conto.
Gli appassionati di scommesse sportive che prediligono il mondo del ciclismo faranno bene a tenere a mente chi sono gli atleti più quotati, chi i più promettenti, quali i momenti più interessanti da tenere a mente per potersi godere una competizione di massimo livello.
Nomi come Tadej Pogacar, ad esempio, potrebbero diventare tra i più rilevanti del ciclismo Europeo se per sbaglio si riuscisse a portare a casa il Giro; vediamo insieme perché.
Tra predestinati e critiche
Tadej Pogacar è un ciclista sloveno venticinquenne che in questo specifico momento è considerato come uno degli atleti più promettenti a partecipare al giro d’Italia. Questo perché, già quest’anno, ha dominato il palcoscenico al Tour De France e in caso di vittoria nella competizione Italiana riuscirebbe a bissare l’impresa compiuta per l’ultima volta dall’Italianissimo Marco Pantani nell’ormai lontano 1998.
Certo, anche in caso di vittoria ci sarebbero tutta una serie di discriminanti da tenere in considerazione: questa edizione del giro, ad esempio, è stata molto criticata per essere più “leggera” di tante edizioni storiche; le statistiche, infatti, parlano chiaro: ci sono meno tappe montane e le distanze giornaliere sono più contenute rispetto al solito. Secondo i più critici questa scelta potrebbe favorire gli atleti che puntano a fare una doppietta con la vittoria del Tour De France, esattamente come il sopracitato Tadej Pogacar.
In ogni caso c’è da stare tranquilli: questo giro d’Italia è tutto fuorché una passeggiata; basta pensare al fatto che diverse tra le tappe più movimentate sono presenti fin dai primi giorni; il secondo giorno, ad esempio, c’è la difficile salita al santuario di Oropa e durante il corso della prima settimana le ultime tappe sono un cronometro per Perugia e un arrivo in salita presso i Prati di Tivo, lungo il massiccio del Gran Sasso.
Spettacolo assicurato comunque
La situazione è sostanzialmente similare anche durante il corso della seconda settimana, che si conclude con un ascesa di Livigno cronometrata che farà sicuramente soffrire i quadricipiti dei ciclisti; nulla, comunque, in confronto a quello che aspetta loro alla terza settimana (c’è anche Sappada in questo frangente) con tappe complicate come il passaggio dello Stelvio o Passo Sella/Passo Brocon.
Di certo quello per cui non ci si può lamentare è la presenza di un certo livello di equilibrio tra cronometro e montagna; soltanto le tappe cronometrate, infatti, sommate portano a 71.8 chilometri di percorrenza. Il posizionamento delle stesse, inoltre, è pensato in modo da influenzare in maniera significativa la classifica generale a discapito dei ribaltamenti nella settimana finale della competizione; a venir premiata, quindi, sarà la costanza.
Cosa rimane agli appassionati di ciclismo? In realtà c’è tutto il necessario per sperare in una competizione molto eccitante dal punto di vista sportivo: tanto i cronoman che gli scalatori hanno diverse opportunità di eccellere, mantenendo alta la tensione fino ad almeno la fine della seconda settimana. Anche con Pogacar in pista, le opportunità per gli altri ciclisti sono notevoli, specie se teniamo in conto l’intera ultima settimana.
Ci sono tutti i presupposti, quindi, per avere un bel giro d’Italia, di quelli che conquistano gli appassionati e che trasformano qualche curioso in un ciclista sognatore; se tutto andrà per il meglio vedremo, da telespettatori, la nascita di un nuovo e interessante talento del ciclismo contemporaneo.