Proteste Pro Pal a Trieste: sfondate le vetrate della stazione ferroviaria e auto danneggiate
Corteo pro Palestina a Trieste, tensioni e scontri: stazione forzata, vetri rotti, un agente ferito e centro città nel caos.


TRIESTE – Un pomeriggio-sera di forte tensione quello vissuto in città durante la mobilitazione a sostegno del popolo palestinese. La manifestazione, iniziata nel tardo pomeriggio, si è trasformata in un corteo non autorizzato che ha paralizzato il centro, culminando con l’assalto alla stazione ferroviaria centrale. Il corteo, partito da piazza della Borsa attorno alle 18, ha visto la partecipazione di oltre mille persone. Intorno alle 19, il gruppo ha iniziato a muoversi verso le vie principali del centro, gridando slogan come “Palestina libera”. Dopo aver attraversato piazza Goldoni e piazza Garibaldi, i manifestanti hanno puntato verso la stazione.

Qui si è registrato l’episodio più grave: alcuni partecipanti hanno sfondato un ingresso dal lato di viale Miramare, infrangendo i vetri e costringendo le forze dell’ordine a un duro intervento per contenere la folla. Durante gli scontri, un operatore della Polfer è rimasto ferito a una mano. Per disperdere i manifestanti, è stato necessario l’utilizzo di un lacrimogeno.

I viaggiatori presenti all’interno della stazione sono fuggiti in preda al panico, mentre il presidio degli agenti è stato circondato e aggredito.
Caos nel centro di Trieste
Dopo aver forzato l’ingresso della stazione, il corteo ha proseguito verso il centro città, muovendosi rapidamente lungo le Rive. In diverse zone si sono verificati episodi di violenza contro gli automobilisti, con auto prese a calci e passaggi bloccati. Le strade principali sono rimaste congestionate fino alle 21, quando la manifestazione si è sciolta.

La mobilitazione e il flash mob serale
La protesta, organizzata per esprimere solidarietà al popolo palestinese, è stata caratterizzata da una partecipazione numerosa e da una gestione difficile da parte delle forze dell’ordine, trovatesi di fronte a un corteo non preavvisato. In serata, un ulteriore momento di mobilitazione si è svolto davanti all’ospedale di Cattinara, con circa 200 partecipanti che hanno dato vita a un flash mob pacifico, lontano dagli scontri che avevano segnato il pomeriggio.
Il corteo ha lasciato dietro di sé vetri rotti, danni materiali e un agente ferito, alimentando le polemiche sulla gestione delle manifestazioni non autorizzate e sulla sicurezza pubblica. La città ha vissuto ore di forte agitazione, tra blocchi stradali, caos e paura dei cittadini che si sono trovati nel mezzo degli scontri.