“E je la vuestre storie”: gli alunni di Codroipo riscoprono l’antica aquila patriarcale friulana
ARLeF e Fogolâr Civic celebrano i 500 anni dell’“Acuile di Guriciz” con gli studenti di Codroipo: un viaggio tra storia, lingua e identità friulana.
CODROIPO (UD) – L’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane e il Fogolâr Civic di Udine hanno portato tra gli studenti delle scuole medie di Codroipo un progetto culturale bilingue friulano-italiano dedicato ai cinque secoli dell’“Acuile di Guriciz”, prezioso cimelio rinascimentale simbolo della storia e dell’identità del Friuli.
L’iniziativa rientra nelle celebrazioni dei 500 anni dell’aquila patriarcale di Aquileia, opera datata 1525 e attribuita a Giovanni Antonio Pilacorte, riscoperta e studiata dal professor Alberto Travain, presidente del Fogolâr Civic e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”.
Una lezione di storia e identità per le nuove generazioni
L’“Acuile di Guriciz” rappresenta un simbolo antico e controverso che affonda le sue radici nell’epoca dei Patriarchi di Aquileia, quando il Friuli era crocevia tra Impero asburgico e Venezia.
Il professor Travain, nel corso delle sue ricerche, ha portato alla luce un episodio storico di grande valore: la presenza, nella chiesa di Goricizza di Codroipo, di un’aquila scolpita sul portale, erroneamente interpretata come imperiale ma in realtà emblema della signoria patriarcale friulana.
Un simbolo che, secondo lo studioso, rimanda agli ultimi tentativi di restaurazione del potere patriarcale su Aquileia, nel periodo di transizione tra Rinascimento e dominazione veneziana.
L’incontro con gli studenti e il messaggio dell’ARLeF
Durante la cerimonia di presentazione dell’opuscolo, il presidente dell’ARLeF, Eros Cisilino, ha consegnato agli alunni le pubblicazioni bilingui e ha parlato in lingua friulana, sottolineando il valore educativo della conoscenza delle proprie radici.
«E je la vuestre storie, la memorie che si fâs scuse par unîus tal vuê – ha affermato Cisilino –. Andate a cercarla, a riscoprirla nei dettagli dei vostri paesi: è così che si costruisce il futuro di una comunità».
Accolto con entusiasmo dalla dirigente scolastica Erminia Salvador, dalla vicaria Lucia Schilter e dallo stesso professor Travain, Cisilino era accompagnato dal Sindaco dei Ragazzi, Pietro Mangiacapra, che ha portato la bandiera con l’aquila patriarcale e ha ricordato in marilenghe ai compagni «il valore aggregante di un simbolo antico che ha unît il Friûl e la Mittel-Europe».
L’aquila, emblema di una civiltà millenaria
Nella pubblicazione, che intreccia storia, arte e identità, si racconta l’eccezionale continuità del simbolo dell’aquila, antico emblema romano che dal 181 a.C. accompagna la storia di Aquileia e del Friuli.
Come ricorda Travain, «è il più antico simbolo territoriale al mondo con ancora oggi una funzione di rappresentanza etnico-linguistica».
L’opuscolo curato da ARLeF e Fogolâr Civic invita i giovani a riscoprire il valore delle radici locali, in una prospettiva di Europa dei popoli in cui la memoria storica diventa strumento di coesione e consapevolezza culturale.
L’iniziativa, accolta con entusiasmo dagli studenti, rinnova così il legame tra scuola, lingua e identità friulana, portando tra i banchi un messaggio di orgoglio e appartenenza che guarda al futuro partendo dalle proprie radici millenarie.