Chiamami adulto: a Casarsa della Delizia un incontro con Matteo Lancini per comprendere gli adolescenti
A Casarsa incontro con Matteo Lancini su come stare accanto agli adolescenti, lunedì 17 novembre al Teatro Pasolini.
CASARSA DELLA DELIZIA — Un dialogo aperto per capire e accompagnare gli adolescenti nella loro crescita, ascoltando il loro bisogno di autonomia e identità. È questo il cuore dell’incontro “Chiamami adulto. Saper stare in relazione con gli adolescenti per accompagnarli a crescere”, in programma lunedì 17 novembre alle 20.30 al Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia.
L’appuntamento segna un momento significativo nelle celebrazioni dei 30 anni del Progetto Giovani comunale e si inserisce all’interno del progetto “Grow Up! Educazione, Integrazione e Futuro per i Giovani”, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Un dialogo per educatori, genitori e insegnanti
Protagonista della serata sarà Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, tra i massimi esperti italiani di adolescenza, docente presso le Università Milano-Bicocca e Cattolica, nonché presidente della Fondazione Minotauro.
Lancini guiderà un incontro di riflessione e confronto aperto a genitori, insegnanti, educatori e operatori del territorio, offrendo strumenti pratici per affrontare le sfide educative di oggi: la ricerca di sé, la fragilità emotiva, il rapporto con i social network, ma anche il bisogno degli adolescenti di essere riconosciuti come persone in crescita, non più bambini ma non ancora adulti.
La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria sul sito www.progettogiovanicasarsa.it (info 335 8710649).
Un percorso di formazione e rete educativa
L’incontro rappresenta l’avvio di un nuovo ciclo di formazione e confronto promosso dal Patto Educativo Territoriale di Casarsa della Delizia, che nel corso del 2025 ha riunito oltre 30 realtà locali — tra scuole, associazioni, parrocchie e servizi sociali — impegnate nel lavoro educativo.
Dalle esperienze condivise è emersa la necessità di creare spazi di crescita e sostegno per gli adulti educanti, offrendo momenti di formazione, dialogo e ascolto reciproco.
L’iniziativa si collega anche alle celebrazioni della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, voluta dall’Amministrazione comunale come occasione di riflessione sul valore dell’ascolto, della cura e della tutela delle nuove generazioni.
Le parole dell’Amministrazione comunale
“Nel percorso del Patto Educativo abbiamo raccolto una richiesta forte da parte di chi ogni giorno vive accanto ai ragazzi — spiega Manola Bellinato, consigliera comunale delegata alle Politiche giovanili —. Genitori, insegnanti ed educatori ci hanno espresso la necessità di non sentirsi soli. L’incontro con Lancini è una risposta concreta a questo bisogno e rappresenta l’inizio di un cammino che continuerà anche nel 2026. Come Amministrazione, insieme al sindaco Claudio Colussi, crediamo che la formazione continua sia la strada più efficace per sostenere chi si occupa dei giovani”.
Bellinato sottolinea inoltre che l’incontro sarà anche un’occasione per celebrare i 30 anni del Progetto Giovani di Casarsa della Delizia: “Nato nel 1995, il Progetto Giovani è cresciuto negli anni diventando un punto di riferimento per famiglie e ragazzi, uno spazio di ascolto, partecipazione e protagonismo giovanile. Con questo percorso, vogliamo continuare a costruire una rete di adulti capaci di ascoltare e accompagnare le nuove generazioni”.
Un progetto condiviso tra più territori
“Chiamami adulto” è promosso dal Progetto Giovani di Casarsa della Delizia e dal Patto Educativo Territoriale, in collaborazione con la cooperativa sociale Il Piccolo Principe e l’IRSS – Istituto di Ricerca e Sviluppo Socioeconomico.
L’iniziativa rientra nel progetto “Grow Up! Educazione, Integrazione e Futuro per i Giovani”, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia – Interventi di integrazione socio-educativa, ed è realizzata in sinergia con i Patti Educativi Territoriali di Valvasone Arzene, San Martino al Tagliamento, San Giorgio della Richinvelda e con il Progetto Giovani di Zoppola, rafforzando così una rete educativa regionale fondata sulla collaborazione e sul sostegno reciproco tra comunità locali.
Un appuntamento che unisce formazione, esperienza e dialogo, offrendo agli adulti nuovi strumenti per stare accanto agli adolescenti, comprendendone le fragilità e accompagnandoli nel cammino verso la maturità.