UDINE – La 54ª edizione dei Campionati Italiani Assoluti di Ginnastica Ritmica ha visto Tara Dragaš, talento emergente dell’ASU – Associazione Sportiva Udinese, conquistare ben quattro medaglie. Nonostante un quarto posto all-around, Tara ha ottenuto il podio in ciascuno degli attrezzi.
Risultati e medaglie
Tara Dragaš ha brillato al nastro, guadagnando una medaglia d’oro con un punteggio di 31.200, superando Giorgia Galli e Milena Baldassarri. Ha poi ottenuto due medaglie d’argento: una nel cerchio con 32.700 e un’altra nelle clavette con 31.550. Infine, ha conquistato il bronzo alla palla con 32.100 punti. Questi risultati le hanno permesso di raggiungere il quarto posto nel concorso generale, con un punteggio complessivo di 126.600, dietro a Sofia Raffaeli, Milena Baldassarri e Viola Sella.
Un quarto posto sofferto
«La posizione nel concorso generale è l’unica nota stonata di una gara che ha visto Tara eseguire esercizi precisi e senza errori significativi, superando ginnaste più esperte», ha dichiarato Špela Dragaš, allenatrice di Tara. Due errori alle clavette, dovuti a un soffitto più basso del solito, hanno penalizzato la performance di Tara, che è abituata a eseguire più rotazioni in una palestra più alta. «Nelle esecuzioni finali è stata più attenta, ma ciò l’ha portata a non eseguire il programma con tutte le difficoltà previste», ha aggiunto Špela Dragaš.
Le altre atlete dell’ASU
Positive anche le prove delle altre atlete bianconere. Isabelle Tavano ha ottenuto un quarto posto nella finale alle clavette, migliorando rispetto al 2023. Gaia Mancini, unica neo-senior, è arrivata ottava nella finale al cerchio e quindicesima nel concorso generale. Isabel Rocco, anche lei neo-senior, si è classificata sedicesima all-around.
Commenti e prospettive future
«Questo evento chiude un anno ricco di grandi soddisfazioni per la polisportiva e in particolare per la sezione ritmica», ha commentato il presidente dell’ASU, Alessandro Nutta. «Quattro atlete su 21 partecipanti agli Assoluti è già un gran risultato. Le numerose medaglie confermano la bontà del lavoro di squadra e la maturazione tecnica e prestazionale delle atlete. Tutto ciò è frutto di una grande pianificazione e programmazione, unita al talento delle atlete che hanno fatto di ASU la loro casa. Complimenti a tutte».
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