Trieste celebra il suo "campione degli abissi": ultimi giorni per ammirare il Batiscafo in piazza Unità
Ultimi giorni per visitare il Batiscafo Trieste in piazza Unità: dal 10 novembre verrà trasferito al Museo de Henriquez.
TRIESTE – Ultimi giorni per rendere omaggio al Batiscafo Trieste, il leggendario sommergibile che nel 1960 conquistò il record mondiale di immersione toccando i 10.916 metri nella Fossa delle Marianne, un’impresa che consegnò il nome della città giuliana alla storia della scienza e della tecnologia mondiale.
Fino a lunedì 3 novembre, in occasione della giornata di San Giusto, sarà possibile festeggiare il “campione degli abissi” in piazza Unità d’Italia, dove da ottobre è esposta la riproduzione in scala reale del Batiscafo grazie a un progetto del Comune di Trieste.
L’iniziativa di Mare Nordest
Durante la giornata di lunedì, l’Associazione Mare Nordest – impegnata dal 2012 nella diffusione della cultura del mare e nella sensibilizzazione ambientale – sarà presente in piazza per raccontare la storia, i record e le curiosità legate al Batiscafo Trieste.
Dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, i volontari dell’associazione offriranno un servizio informativo gratuito ai visitatori, con il racconto delle imprese di Auguste e Jacques Piccard, gli ideatori del mezzo, e dell’epica discesa nel punto più profondo del pianeta.
Dal mare alla pace: il trasferimento al Museo de Henriquez
A partire dal 10 novembre, inizieranno le operazioni di spostamento del Batiscafo verso la sua collocazione definitiva al Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez.
Una destinazione carica di significato: fu proprio Diego de Henriquez, visionario collezionista e studioso triestino, a comprendere il valore etico e pacifista dell’impresa dei Piccard, intuendo come la tecnologia nata per la guerra potesse diventare strumento di conoscenza e di progresso.
Nel museo, che custodisce la sua celebre collezione di reperti bellici, il Batiscafo diventerà un simbolo di riconciliazione tra scienza, memoria e pace, raccontando alle nuove generazioni il sogno di un futuro in cui la conoscenza sostituisce il conflitto.
Un simbolo dell’ingegno e della collaborazione internazionale
Il Batiscafo Trieste è stato realizzato originariamente nel 1953, raggiungendo per la prima volta i 3.150 metri nella Fossa Tirrenica.
Nel 1960, dopo una modifica alla cabina di pressurizzazione e un allungamento dello scafo di due metri, il sommergibile con a bordo Jacques Piccard e il tenente della US Navy Donald Walsh raggiunse il record assoluto di profondità a 10.916 metri nell’Abisso Challenger.
L’originale è oggi conservato al National Museum of the U.S. Navy di Washington, ma la replica triestina in scala 1:1 rimane un potente emblema dell’ingegno umano e del legame storico tra Trieste e il mare.
Un progetto di eccellenza italiana
La riproduzione esposta in piazza Unità è stata realizzata da M23 Srl, azienda di Ciserano (Bergamo) di fama internazionale specializzata in sistemi subacquei avanzati e camere iperbariche, partner di Marine e Forze Speciali di vari Paesi.
Il progetto è stato sostenuto da Rolex, che ha fornito una copia dell’orologio che accompagnò l’impresa del 1960, e da numerosi partner tra cui Fondazione CRTrieste, Trieste Trasporti e Convention & Visitors Bureau.
Un’eredità viva per la città
Grazie all’impegno del Comune di Trieste e all’iniziativa dell’assessore Giorgio Rossi, il Batiscafo continuerà a essere testimone di una grande avventura scientifica e di un messaggio di pace.
L’esposizione permanente al Museo de Henriquez, prevista dal 2026, offrirà un nuovo punto di riferimento per residenti e visitatori, rinnovando il legame tra Trieste, il mare e la ricerca scientifica che ne ha fatto, ieri come oggi, una delle capitali mondiali della conoscenza.