“Più le minacciano, più hanno la mia stima e il mio supporto. Le vedo sempre in televisione dove la Lega ha tutti contro: vuol dire che Anna Maria e Silvia valgono e a Bruxelles possono essere un valore aggiunto a chi non si piega a Macron e a chi non vuole riconoscere le nostre radici cristiane”. Così il vicepremier e segretario nazionale del Carroccio in collegamento video martedì sera al Palafiere di Pordenone.
Anche il ministro sosterrà la raccolta di firme tutta friulana per una legge che vieti il velo integrale sul territorio nazionale. L’idea nasce dal sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, organizzatrice della serata insieme all’eurodeputata milanese Silvia Sardone. Entrambe candidate alle elezioni dell’8 e 9 giugno per il rinnovo dell’assise di Bruxelles, le due donne hanno raccontato le loro esistenze sotto scorta armata dopo le minacce di morte che ogni giorno ricevono dall’Islam integralista di tutto il mondo. “Io non mi fermo, ritengo questa campagna per un’Europa più vivibile una missione per fermare un modello dilagante che punta alla sostituzione di interi popoli e culture millenarie”, ha detto la Cisint presentando il proprio libro “Ora basta”.
Anche la Sardone, giunta appositamente dalla Lombardia, ha spiegato di esser stata bersagliata di messaggi di odio persino dal carcere, dove trapper e cantanti fondamentalisti incitano alla violenza e convertono i più giovani. Incalzate dalle domande del politologo Marco Gombacci e del segretario regionale della Lega, il senatore Marco Dreosto, le due esponenti politiche hanno promesso rigore e serietà se verranno elette al Parlamento europeo.
Ed è così che tra un attacco alla sinistra femminista e animalista che tace sul patriarcato musulmano e lo sgozzamento religioso degli ovini, che la Cisint ha lanciato la petizione contro il velo. “Vogliamo una legge che impedisca di girare con il volto coperto, qui abbiamo a che fare con gente che lo applica persino alle bambine in tenera età”, ha concluso il sindaco monfalconese che ha anche invitato a riflettere sul fatto che “gli integralisti non accettano le norme di diritto ma credono solo nella sharia”.
In sala pronta ad intervistare la Cisint e la Sardone anche una troupe di giornalisti danesi a cui è giunta l’eco di questa battaglia per la legalità .
A margine dell’evento, Salvini ha annunciato che il prossimo 12 maggio sarà in trasferta in Veneto e in Friuli Venezia Giulia “dove la Lega è il primo partito.
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