Una rete efficiente e sostenibile: il piano di Autostrade Alto Adriatico tra investimenti e fatturato
Autostrade Alto Adriatico chiude il primo anno con 229 milioni di fatturato e 22 milioni di utile. Investimenti record da 2 miliardi per la terza corsia A4 e ammodernamenti.


TRIESTE – Autostrade Alto Adriatico ha chiuso il primo esercizio completo con risultati economici solidi, registrando un fatturato di 229 milioni di euro e un utile netto superiore a 22 milioni, nonostante l’aumento dei costi e il mantenimento invariato dei pedaggi per tutelare famiglie e imprese. La società ha in corso un piano di investimenti da quasi due miliardi di euro, il più ambizioso nella sua storia, volto a modernizzare la rete autostradale del Friuli Venezia Giulia e del Veneto.

Investimenti e ampliamenti infrastrutturali
Il progetto principale è il completamento della terza corsia della A4 tra Venezia e Trieste, con oltre 76 chilometri realizzati e importanti opere di rifacimento: 22 ponti e viadotti, 27 cavalcavia, 37 sottopassi, 126 scatolari idraulici, barriere fonoassorbenti per 45,5 km, 2 nuovi caselli e sistemazioni di quasi 600 interferenze, con oltre un miliardo già investito. Ulteriori lavori in Veneto per 122 milioni riguardano l’allargamento di caselli, nuove aree di sosta e una nuova caserma della Polizia Stradale.
Gestione efficiente e sviluppo sostenibile
Autostrade Alto Adriatico sta anche puntando sulla creazione di un sistema intermodale e sul potenziamento del ruolo della rete come hub logistico e crocevia turistico. Sono in corso accordi con enti locali e portuali per innovare la gestione dei flussi e si sta lavorando a un parco fotovoltaico per la produzione di energia sostenibile. Inoltre, sono stati ottenuti fondi per oltre 27 milioni di euro destinati a barriere fonoassorbenti in 12 comuni.

Riconoscimenti e prospettive future
L’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia e Veneto ha espresso apprezzamento per i risultati raggiunti, sottolineando l’importanza della partecipazione pubblica e della solidità finanziaria, favorita da un aumento di capitale sociale che ha portato la dotazione a 105 milioni di euro. Il presidente Marco Monaco evidenzia l’impegno per garantire sicurezza, qualità e sostenibilità, puntando a fare della rete un modello innovativo a livello nazionale ed europeo.