Attivista No Acciaieria condannato per diffamazione, risarcimento ridotto da 100mila a 4mila euro

Paolo De Toni condannato a risarcire 4.000 euro per diffamazione a Benedetti, ma il Tribunale rigetta la richiesta di 50.000 euro della Danieli.

11 marzo 2025 13:57
Attivista No Acciaieria condannato per diffamazione, risarcimento ridotto da 100mila a 4mila euro -
Condividi

UDINE – Si è conclusa la vicenda legale che ha coinvolto Paolo De Toni, uno dei leader del Comitato No Acciaieria a San Giorgio di Nogaro, che da tempo si batte contro la costruzione dell’acciaieria a San Giorgio di Nogaro. La condanna si è rivelata meno severa del previsto.

Il Tribunale di Udine, con il giudice monocratico Fabio Luongo, ha emesso la sentenza il 7 marzo scorso, stabilendo che De Toni dovrà risarcire Gianpietro Benedetti (scomparso nel mese di aprile) con una somma di 4.000 euro, dopo essere stato accusato di diffamazione a seguito della pubblicazione di alcuni post su Facebook.

La richiesta iniziale e la difesa di Paolo De Toni

Paolo De Toni, noto attivista e figura di spicco nel movimento di opposizione al progetto per la realizzazione di un’acciaieria a San Giorgio di Nogaro voluto dalla Danieli e dal gruppo Metinvest, aveva ricevuto una richiesta di risarcimento danni di ben 100.000 euro.

Tale somma era stata suddivisa tra una richiesta di 50.000 euro da parte della Danieli come azienda, e una seconda richiesta di altrettanti 50.000 euro da parte del maggiore azionista, Gianpietro Benedetti. L'accusa, formulata in seguito alla pubblicazione di alcuni post su Facebook, era quella di diffamazione. La causa era stata avviata ufficialmente il 29 gennaio 2024.

La sentenza e il commento dell’avvocato Monai

La sentenza, emessa dal Tribunale di Udine, ha sostanzialmente ridimensionato l’entità delle richieste di risarcimento iniziali. Se da una parte il risarcimento da pagare a Gianpietro Benedetti è stato fissato a soli 4.000 euro, dall’altra la Danieli ha visto rigettata la sua richiesta di risarcimento da 50.000 euro, con il Tribunale che ha deciso di compensare le spese legali tra le due parti.

L’avvocato Carlo Monai, che ha difeso Paolo De Toni, ha commentato con sollievo la sentenza, definendola una vittoria parziale, ma comunque significativa. "Siamo sollevati da questa sentenza – ha dichiarato Monai all’Ansa – che evita la croce di una condanna salatissima che incombeva sulla testa di De Toni. Il giudice ha rigettato la richiesta di risarcimento della Danieli per 50mila euro e ha accolto per un decimo la domanda dell'ingegnere, compensando le spese per la soccombenza reciproca".

Segui Prima Friuli