Un grande albero illumina le festività nel cuore dell’Ateneo udinese
Grande albero di Natale donato dalla Regione acceso per la prima volta all’esterno dell’Ateneo.
UDINE – Per la prima volta l’Università ha scelto di esporre all’aperto un grande albero di Natale, un abete rosso alto circa sei metri, proveniente direttamente dalla Foresta di Fusine. L’imponente esemplare, collocato davanti allo storico Palazzo Florio, è stato donato dalla Regione Friuli Venezia Giulia come gesto che unisce tradizione, territorio e sostenibilità. Al termine delle festività, l’albero sarà recuperato dal Servizio foreste regionale e riutilizzato per creare manufatti oppure come combustibile destinato alle caldaie a legna, seguendo così un percorso rispettoso dell’ambiente.
Cerimonia di accensione e partecipazione istituzionale
La sua accensione è avvenuta nella serata del 5 dicembre, alla presenza del rettore Angelo Montanari, del prorettore Giorgio Alberti e di Giorgio Comuzzi del Servizio foreste della Regione. A rendere ancora più suggestivo il momento è stato il breve concerto del Coro “Gilberto Pressacco” dell’Ateneo, che ha accompagnato i presenti con brani dedicati al periodo natalizio.
Un simbolo del legame tra università e territorio
Nel suo intervento, il rettore Montanari ha sottolineato come questo albero, nato e cresciuto nelle foreste del Friuli, rappresenti un forte segno di unione tra l’istituzione accademica e la comunità. Il “senso di appartenenza”, rimarcato anche durante la cerimonia, è stato descritto come un valore fondamentale per l’identità dell’Ateneo. Il dono della Regione permette inoltre di valorizzare il patrimonio naturalistico locale, condividendolo con studenti, personale e cittadini che passeranno davanti a Palazzo Florio durante tutto il periodo delle festività.
La foresta di fusine e la gestione sostenibile
La Foresta di Fusine, situata nel territorio del Comune di Tarvisio, rappresenta un’area di alto pregio naturalistico e rientra tra le proprietà forestali della Regione. È certificata secondo gli standard internazionali per la gestione forestale sostenibile Pefc, e da quest’anno si è arricchita anche della certificazione Fsc, che riconosce la responsabilità nella tutela delle risorse boschive.
L’intera area ricade inoltre nella Zona di protezione speciale e nella Zona speciale di conservazione “Conca di Fusine”, all’interno della rete europea Natura 2000. Oltre a garantire una produzione legnosa di grande valore, la foresta viene valorizzata anche per la fruizione turistica e per la sua rilevanza ecologica.
Un patrimonio gestito in modo coordinato
Il Servizio foreste della Regione opera nella gestione del patrimonio silvo-pastorale con la collaborazione del Corpo forestale regionale, di professionisti esperti in ambito agronomico e forestale e di imprese certificate secondo i principali standard ambientali. Un lavoro congiunto che consente di mantenere un equilibrio tra conservazione, uso responsabile delle risorse e valorizzazione del territorio, elementi perfettamente incarnati anche dall’albero che quest’anno illumina l’Università.