Un nuovo approccio culturale nel Friuli Venezia Giulia
L’inclusività è un valore fondamentale nel nuovo modello culturale regionale del Friuli Venezia Giulia e il Mutat, il museo tattile per tutti di San Vito al Tagliamento, rappresenta una concreta manifestazione di questo approccio. In occasione dell’inaugurazione di questo museo innovativo, il vice governatore regionale con delega alla cultura ha sottolineato l’importanza di un progetto che vuole abbattere le barriere sensoriali e culturali, offrendo a tutti, sia vedenti che non vedenti, la possibilità di vivere l’arte in modo unico.
Il Mutat: un museo per tutti
Mutat, il primo museo tattile per tutti in Friuli Venezia Giulia, è stato realizzato grazie all’impegno dell’associazione Polaris Amici del Libro Parlato, con il sostegno del Comune di San Vito al Tagliamento e della Regione Friuli Venezia Giulia. L’Amministrazione regionale ha messo a disposizione Palazzo Altan per l’installazione di questo progetto innovativo che ha l’obiettivo di rendere l’arte accessibile a tutti, senza distinzione. L’area del piano nobile del palazzo ospita anche la pinacoteca, frutto della collaborazione tra il Comune e ERPAC, che arricchisce ulteriormente il patrimonio culturale della città.
Durante l’inaugurazione, il vice governatore ha espresso il proprio sostegno a un progetto che segna una nuova fase culturale per la regione, una fase all’insegna dell’inclusività. “Questo museo permette di ribaltare il nostro punto di vista tradizionale sull’arte”, ha dichiarato, “e offre a tutti l’opportunità di vivere esperienze nuove, utilizzando un approccio tattile che va oltre le tradizionali modalità sensoriali.”
Un modello di eccellenza culturale
Il Mutat non è solo un luogo di accesso all’arte per le persone con disabilità visive, ma è anche un museo per tutti, che favorisce una modalità di visita innovativa. L’inclusività, quindi, è la chiave del successo di questo progetto che offre una nuova prospettiva per conoscere l’arte, abbandonando i consueti percorsi visivi e imparando a scoprire il mondo attraverso il tatto. Un’opportunità che permette di “guardare” le opere con le mani, esplorando dettagli che spesso sfuggono alla vista.
La Regione Friuli Venezia Giulia si pone ai vertici nazionali in termini di investimenti culturali e di operatori culturali che contribuiscono all’economia regionale. Con Nova Gorica – Gorizia 2025, Capitale Europea della Cultura, e Pordenone 2026, Capitale Italiana della Cultura, la regione sta vivendo un momento di grande fermento culturale, e il Mutat rappresenta una delle vetrine più significative di questo rinnovato impegno.
Le sezioni del museo
Il Mutat si articola in tre sezioni che invitano i visitatori a toccare le opere d’arte. La prima sezione ospita una raccolta di riproduzioni in bassorilievo di opere pittoriche celebri, realizzate dal maestro Gualtiero Munerol e dal Centro Internazionale del Libro Parlato Sernagiotto di Feltre. La seconda sezione è dedicata a sculture originali, realizzate da artisti vedenti e non vedenti, mentre la terza sezione presenta modelli 3D del territorio. Ogni sezione è pensata per stimolare l’esplorazione tattile, un’esperienza sensoriale che va oltre la vista.