Violenza al pronto soccorso, infermiera aggredita: colpita con un calcio e graffiata
Infermiera ferita durante il turno al pronto soccorso. I sindacati chiedono più sicurezza e tutele per gli operatori
MONFALCONE (GORIZIA) – Un nuovo episodio di violenza ai danni del personale sanitario si è verificato ieri sera, 1 novembre, nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Monfalcone.
Un uomo, già noto per precedenti comportamenti aggressivi, ha colpito con un calcio e graffiato un’infermiera durante il suo turno.
All'arrivo delle forze dell'ordine, l'aggressore è stato bloccato, identificato e arrestato.
La posizione dei sindacati
UIL FPL, CISL FP e NURSIND Friuli Venezia Giulia hanno espresso una condanna netta: “Non possiamo più restare immobili davanti alla violenza verso chi lavora in sanità”.
Le organizzazioni denunciano una situazione sempre più insostenibile, tra turni massacranti, carenze di personale e un aumento costante di aggressioni verbali e fisiche.
Dati allarmanti sulla sicurezza sanitaria
Secondo l’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e Socio-Sanitarie, nel 2023 si sono registrati oltre 16.000 episodi di aggressione, coinvolgendo quasi 18.000 operatori.
I pronto soccorso e i reparti di degenza risultano tra i luoghi più colpiti, con un incremento del 38% negli ultimi cinque anni.
Strumenti, formazione e tutele richieste dai sindacati
Le sigle sindacali propongono una serie di interventi strutturati per ridurre il rischio di aggressioni:
- Aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), con inclusione esplicita del rischio aggressione.
- Adozione di strumenti di autodifesa non letali, selezionati con esperti di sicurezza.
- Potenziamento della vigilanza, dei sistemi di allarme, supporto psicologico e tutela legale per gli operatori aggrediti.