A Villa Manin la commemorazione del Trattato di Campoformido con Mauro Bordin e gli studenti di Codroipo

A Villa Manin di Passariano celebrato il Trattato di Campoformido con Mauro Bordin, studenti e autorità regionali.

18 ottobre 2025 07:30
A Villa Manin la commemorazione del Trattato di Campoformido con Mauro Bordin e gli studenti di Codroipo -
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PASSARIANO – Un’atmosfera solenne e partecipata ha accompagnato la cerimonia di commemorazione del Trattato di Campoformido, svoltasi a Villa Manin di Passariano alla presenza del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, dell’Amministrazione comunale di Codroipo e del presidente dell’Arlef, Eros Cisilino.
L’evento ha voluto rievocare un momento fondamentale della storia europea, avvenuto il 17 ottobre 1797, quando Napoleone Bonaparte e l’Impero asburgico firmarono il Trattato di Campoformido, ponendo fine alla Prima campagna d’Italia e ridisegnando i confini del continente.

Un evento che unisce memoria storica e partecipazione

Alla cerimonia hanno preso parte anche gli studenti della scuola secondaria di primo grado “G. Bianchi” di Codroipo e i membri dell’Universitas discipulorum quadruviensis, protagonisti di una rievocazione storica dedicata alla 55ª mezza brigata di fanteria francese, che nel 1797 prese parte alla battaglia del Tagliamento.
Attraverso una rappresentazione commemorativa, i giovani hanno ripercorso i momenti salienti del trattato, trasformando la storia in un’occasione di riflessione condivisa tra nuove generazioni e istituzioni.

L’intervento del presidente Mauro Bordin

Nel suo intervento, Mauro Bordin ha ricordato l’importanza di preservare le identità territoriali e culturali come fondamento di una convivenza europea più consapevole e solida.
«La storia dei popoli europei – ha affermato – è stata segnata da confini tracciati da accordi politici che spesso hanno diviso comunità con radici culturali e linguistiche comuni. In questo contesto, il Friuli Venezia Giulia rappresenta un ponte tra culture e tradizioni diverse, e deve continuare a valorizzare la propria autonomia e specificità».

Riflettendo sull’attuale scenario continentale, Bordin ha sottolineato come l’Unione europea viva un periodo complesso, segnato da sfide politiche, economiche e culturali e dalla difficoltà di trovare una vera identità comune.
«Per affrontare queste difficoltà – ha aggiunto – è necessario riconoscere e rispettare le differenze locali, considerandole non come barriere ma come risorse da cui ripartire per costruire un’Europa più coesa e consapevole».

Il ruolo dei giovani e della memoria

Bordin ha poi rivolto un ringraziamento agli studenti per il loro impegno, invitandoli a mantenere viva la memoria, la lingua e le tradizioni del territorio friulano, valori che rappresentano la base della propria identità collettiva.
«Eventi come questo – ha concluso – ci permettono di rivivere la nostra storia e di trasmetterla alle nuove generazioni, affinché la consapevolezza del passato diventi forza per il futuro».

La firma della lettera commemorativa

La cerimonia si è chiusa con la firma della lettera commemorativa dedicata al ventennale dell’Euroregione Villa Manin, indirizzata alle autorità di Carinzia, Contea istriana, Contea litoraneo-montana, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia.
A seguire è stato esposto il grande tricolore civico europeo, ideato nel 2006 dalla comunità udinese come simbolo di un’Europa dei cittadini, padrona del proprio destino e profondamente radicata nel suo passato di civiltà e cultura.

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