A Codroipo un dibattito sulla memoria storica di Villa Manin e sul valore delle eredità napoleoniche

A Codroipo un incontro per valorizzare la memoria napoleonica di Villa Manin e il suo ruolo nell’identità europea.

20 ottobre 2025 09:05
A Codroipo un dibattito sulla memoria storica di Villa Manin e sul valore delle eredità napoleoniche -
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CODROIPO – “Non sradicare né banalizzare Villa Manin” è stato il forte messaggio al centro dell’ultimo appuntamento del ciclo culturale dedicato alla storia del “Quadrivio del Friuli”, ideato e curato dagli storici Maurizio Zorzini e Alberto Travain. Un incontro che ha invitato la comunità a riflettere sull’eredità napoleonica del territorio e sulla necessità di valorizzarla in modo consapevole, senza ridurla a mero richiamo turistico o folkloristico.

Un dibattito sulla memoria e sull’identità di Codroipo

L’iniziativa, dal titolo “Codroipo Napoleonica” o “Codroip Napoleon”, si è svolta presso la Biblioteca civica di Codroipo con il patrocinio del Comune, in occasione del 228° anniversario del Trattato di Campoformio, firmato proprio a Villa Manin di Passariano, e del ventennale dell’Euroregione “Villa Manin – Senza Confini”.

L’assessore comunale Luca Comisso, sostenitore dell’evento, ha aperto la serata ricordando come le memorie napoleoniche rappresentino un patrimonio culturale di grande valore, capace di rafforzare il senso di appartenenza della comunità. A seguire, il Sindaco dei Ragazzi, Pietro Mangiacapra, ha evidenziato il ruolo civico e aggregante di momenti di confronto come questo, che favoriscono la condivisione delle memorie locali tra le generazioni.

La denuncia di una memoria dimenticata

Durante il suo intervento, il professor Alberto Travain ha invitato a non trascurare la memoria storica di Villa Manin e a evitare che la promozione culturale del complesso perda di vista le sue origini e il suo valore simbolico per l’Europa.
L’analisi dello studioso ha sottolineato il rischio di una “banalizzazione sradicante”: Villa Manin, luogo della firma del trattato che ridisegnò la geografia politica del continente, oggi è spesso teatro di manifestazioni che nulla hanno a che fare con il suo passato storico.

Il collega Maurizio Zorzini ha invece accompagnato il pubblico in un viaggio visivo tra le tracce napoleoniche del territorio, mostrando documenti, immagini e mappe d’epoca. Grande curiosità ha suscitato la ricostruzione dei fortilizi francesi lungo la testa di ponte sul Tagliamento, testimonianza preziosa di una presenza militare che segnò profondamente la storia di Codroipo.

Un pubblico attento e intergenerazionale

Alla serata ha partecipato un pubblico numeroso e variegato, composto da cittadini, studiosi e rappresentanti delle istituzioni locali. Presenti anche l’assessore Paola Bortolotti, il consigliere comunale Graziano Ganzit e lo storico Mario Banelli, a testimoniare l’interesse trasversale per una riflessione che intreccia storia, identità e valorizzazione territoriale.

Un ciclo culturale che ha unito storia e partecipazione

L’incontro ha chiuso con successo il ciclo sperimentale “Codroipo nel tempo. Rovistando tra le memorie di un quadrivio di mondo” – in friulano “Codroip tal timp. Sgarfant ta lis memoriis di un cuadrivi di mont” – nato la scorsa estate dai gruppi “Codroipo nel tempo”, Fogolâr Civic di Udin e Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, con la collaborazione del Club per l’UNESCO di Udine, del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione” e il patrocinio del Comune di Codroipo.

Il percorso, sviluppato attraverso incontri mensili, ha saputo unire divulgazione storica e partecipazione civica, offrendo al pubblico un’occasione di confronto libero e informato.

Villa Manin come simbolo europeo

Il messaggio conclusivo emerso dalla serata è chiaro: Villa Manin non è soltanto un monumento del passato, ma un luogo identitario e simbolico per la storia friulana ed europea. Riscoprirne il significato significa rafforzare la memoria collettiva, valorizzando un patrimonio che può diventare chiave di nuove coesioni sociali e culturali.

Più che un addio, l’appuntamento ha assunto i toni di un “a riviodisi”, preludio a nuove iniziative dedicate alla storia condivisa e alla coscienza civile, per continuare a raccontare e a comprendere il ruolo di Codroipo e di Villa Manin nel cuore dell’Europa.

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