Veronica Pivetti conquista Gradisca con “L’inferiorità mentale della donna”: ironia e riflessione sul palco

Veronica Pivetti apre la stagione teatrale di Gradisca con uno spettacolo ironico e provocatorio su pregiudizi e misoginia.

29 ottobre 2025 19:23
Veronica Pivetti conquista Gradisca con “L’inferiorità mentale della donna”: ironia e riflessione sul palco -
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GRADISCA D’ISONZO – Sarà Veronica Pivetti a inaugurare la nuova stagione artistica del Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo con lo spettacolo “L’inferiorità mentale della donna” di Giovanna Gra, in programma lunedì 3 novembre alle ore 21. Sul palco, accanto all’attrice, ci sarà anche Cristian Ruiz, con la regia firmata Gra&Mramor, le musiche e gli arrangiamenti di Alessandro Nidi e la produzione di ArtistiAssociati – Centro di Produzione Teatrale di Gorizia in collaborazione con Pigra srl.

Una satira pungente sull’ignoranza scientifica del passato

Tratto liberamente dal famigerato trattato di Paul Julius Moebius “L’inferiorità mentale della donna”, lo spettacolo si presenta come un viaggio ironico e surreale tra parole e musica, capace di svelare con sarcasmo e intelligenza la mentalità discriminatoria di un’epoca.
Sul palco, Veronica Pivetti si cala nei panni di una moderna Mary Shelley, offrendo una lettura contemporanea di testi che, nati come “scientifici”, si rivelano oggi grotteschi e tragicomici.

Moebius, assistente nella sezione di neurologia di Lipsia, sosteneva che le donne fossero dotate di crani piccoli e cervelli leggeri, incapaci di sviluppare giudizi propri e destinate, dopo poche gravidanze, a un inevitabile decadimento mentale.
“Le donne che pretendono di pensare sono moleste”, scriveva il medico, “e la riflessione non fa che renderle peggiori”.

Un viaggio tra deliri pseudoscientifici e ironia tagliente

Nello spettacolo, Pivetti rievoca anche le teorie di Cesare Lombroso, secondo il quale le donne mentono, uccidono e hanno cervelli più leggeri di quelli maschili. Non mancano riferimenti a delitti celebri, da Agrippina a Leonarda Cianciulli, la “saponificatrice di Correggio”, evocati con una comicità dissacrante e un’ironia amara che invita a riflettere.
Tra un dialogo e una canzone, la Pivetti dimostra come la cultura maschilista, travestita da scienza, abbia plasmato per secoli l’immaginario collettivo.

Tra musica, parole e provocazione

A rendere ancora più intenso lo spettacolo sarà la presenza di Anselmo Luisi, musicista che accompagna l’attrice dal vivo con brani inediti e reinterpretazioni di canzoni dedicate alla figura femminile.
Attraverso un alternarsi di letture, musica e ironia, la Pivetti restituisce al pubblico un ritratto vivace e tagliente della storia del pensiero misogino, ribaltandone ogni assurda convinzione.

Lo spettacolo si arricchisce di episodi autobiografici: l’attrice, che ha affrontato personalmente periodi di depressione, non manca di raccontare con sincerità e ironia alcuni momenti della propria vita, sottolineando come il pregiudizio e la fragilità umana siano ancora oggi temi attuali.

Un percorso teatrale che attraversa il Friuli Venezia Giulia

Dopo l’esordio gradiscano, “L’inferiorità mentale della donna” proseguirà la tournée in Friuli Venezia Giulia:

  • 19 novembre al Teatro Bobbio di Trieste

  • 20 novembre ad Artegna

  • 21 novembre a San Quirino

  • 22 novembre a Casarsa della Delizia

  • 23 novembre a Tavagnacco

Ogni tappa offrirà al pubblico una riflessione intelligente e divertente sul tema della condizione femminile, tra citazioni colte, provocazioni e risate liberatorie.

Biglietti e informazioni

La prevendita dei biglietti sarà disponibile anche un’ora prima dell’inizio dello spettacolo presso la biglietteria del teatro.
Un appuntamento imperdibile per chi ama il teatro d’autore, la satira intelligente e l’arte di una Veronica Pivetti che, con il suo carisma e la sua autoironia, trasforma un vecchio trattato misogino in una lezione di libertà e consapevolezza.

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