A Udine il Premio Friuli Storia 2025 a Irina Scherbakova per Le mani di mio padre

Irina Scherbakova vince a Udine il Premio Friuli Storia 2025 con Le mani di mio padre, saggio storico e autobiografico sulla memoria russa.

21 ottobre 2025 09:00
A Udine il Premio Friuli Storia 2025 a Irina Scherbakova per Le mani di mio padre -
Condividi

UDINE – Sarà Irina Scherbakova, storica, germanista e cofondatrice dell’associazione russa Memorial – insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2022 – la protagonista della cerimonia di consegna della XII edizione del Premio Friuli Storia, in programma sabato 25 ottobre alle 17.30 nell’Auditorium delle Grazie di Udine.

La studiosa riceverà il riconoscimento per il volume Le mani di mio padre. Una storia di famiglia russa (Mimesis, 2024), un’opera che unisce narrazione storica, riflessione politica e memoria personale, vincitrice grazie ai 360 lettori della giuria popolare, la più ampia in Italia per un premio di saggistica.

Un racconto di famiglia e di nazione

Il libro di Scherbakova ripercorre un secolo di storia russa attraverso le vicende della propria famiglia, a partire dai ricordi della bisnonna Etlja Jakubson, fino ai giorni nostri.
Tra rivoluzione bolscevica, purghe staliniane e le guerre dell’epoca di Putin, l’autrice intreccia il destino privato degli Scherbakov, famiglia ebrea di origini ucraine, con le trasformazioni di un Paese che ha attraversato tragedie, speranze e illusioni.

Le pagine del libro ci portano dentro le due stanze dell’Hotel Lux di Mosca, storico quartier generale del Comintern, dove la famiglia visse tra il 1924 e il 1945, circondata dai dirigenti dei partiti comunisti di tutto il mondo. Le fotografie d’epoca arricchiscono la narrazione, rendendo palpabile la memoria dei protagonisti e la sofferenza di un’epoca segnata dalla repressione e dal silenzio.

Particolare intensità assume la figura del padre dell’autrice, le cui mani segnate dalle ferite della guerra diventano simbolo delle generazioni di invalidi e mutilati sovietici, progressivamente cancellati dalla scena pubblica nel dopoguerra.

La lectio e gli altri finalisti

Durante la cerimonia udinese, Irina Scherbakova terrà una lectio magistralis dal titolo “La mia vita attraverso l’Unione Sovietica”, una riflessione sul rapporto tra storia individuale e memoria collettiva.
Saranno presenti anche gli altri due finalisti del Premio: Carlo Fumian, autore di Pane quotidiano. L’invisibile mercato mondiale del grano tra XIX e XX secolo (Donzelli, 2024), e Gustavo Corni, con L’Italia occupata 1917-1918. Friuli e Veneto orientale da Caporetto a Vittorio Veneto (Gaspari, 2024).

A introdurre l’incontro saranno Tommaso Piffer, presidente della Giuria scientifica, e Ernesto Galli della Loggia, presidente dell’Associazione Friuli Storia.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, con informazioni e aggiornamenti disponibili sui siti friulistoria.it e circolodellastoria.it.

Una vita dedicata alla memoria e ai diritti umani

Nata a Mosca nel 1949 e oggi residente a Berlino, Irina Scherbakova ha insegnato Oral History all’università, traducendo in russo autori come Kafka, Böll e Christa Wolf.
Dagli anni Settanta ha raccolto testimonianze dei sopravvissuti ai gulag, e negli anni Novanta ha condotto ricerche negli archivi del KGB.
È tra le fondatrici di Memorial, organizzazione che da decenni si occupa di diritti umani e documentazione delle repressioni sovietiche, premiata con il Nobel per la Pace nel 2022.

Il valore del Premio Friuli Storia

Il Premio nazionale di storia contemporanea Friuli Storia è l’unico riconoscimento italiano di saggistica assegnato da una giuria di lettori, selezionata all’interno di un elenco di opere finaliste scelto da una giuria scientifica di storici e accademici.
Quest’anno il comitato scientifico è composto da Elena Aga Rossi, Roberto Chiarini, Ernesto Galli della Loggia, Ilaria Pavan, Paolo Pezzino, Tommaso Piffer, Silvio Pons, Andrea Possieri e Andrea Zannini.

Il premio è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Banca di Udine BCC, Comune di Udine e Poste Italiane Spa, confermandosi come una delle iniziative culturali più autorevoli del panorama nazionale dedicato alla divulgazione storica e civile.

Segui Prima Friuli