Prevenzione della ludopatia a Udine: dal 1° gennaio stop a due fasce orarie

Udine avvia un percorso di prevenzione: nuove fasce di stop al gioco d’azzardo per tutelare giovani e persone fragili.

17 dicembre 2025 15:06
Prevenzione della ludopatia a Udine: dal 1° gennaio stop a due fasce orarie -
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UDINE – Un intervento mirato, graduale e pensato per tutelare le fasce più fragili della popolazione: il Comune introduce una nuova disciplina degli orari per sale giochi e apparecchi con vincita in denaro, con l’obiettivo di ridurre l’attrattività del gioco e avviare un percorso di prevenzione strutturato. L’ordinanza, firmata dal sindaco Alberto Felice De Toni, entrerà in vigore il 1° gennaio 2026 e rappresenta un passo concreto in linea con la normativa regionale vigente.

Un intervento coerente con la legge regionale

Il provvedimento, predisposto dal SUAP su proposta del vicesindaco Alessandro Venanzi, si inserisce nella cornice della Legge regionale 1/2014, che assegna ai Comuni un ruolo attivo nel contrasto al Disturbo da Gioco d’Azzardo. Udine sceglie un approccio graduale, puntando su un sistema di regolazione che favorisca la tutela della salute pubblica e la riduzione dell’esposizione al gioco.

Dati allarmanti: forte aumento delle persone seguite

Il quadro regionale conferma la necessità di nuove misure. Nel 2023, in Friuli Venezia Giulia i Servizi per le Dipendenze hanno seguito 503 persone affette da disturbo legato al gioco d’azzardo, di cui 165 nuovi utenti, con un aumento del 31% rispetto all’anno precedente.

Una quota significativa – tra il 35 e il 40% – si concentra nell’area dell’ex provincia di Udine. Crescono le segnalazioni tra giovani, giovani adulti e anziani, fasce di popolazione particolarmente vulnerabili agli stimoli del gioco.

Due pause obbligatorie per ridurre l’attrattività

Il Comune ha lavorato in stretto raccordo con il Dipartimento delle Dipendenze e Salute Mentale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, che ha evidenziato alcune fasce orarie particolarmente sensibili.

È emerso che:

  • tra 12.30 e 14.30 aumenta l’esposizione al gioco da parte dei giovani in uscita da scuola

  • tra 18.00 e 20.00 la frequentazione cresce soprattutto tra giovani lavoratori e persone sole o fragili

Sulla base di queste indicazioni, l’ordinanza introduce due pause obbligatorie:

  • 13.00 – 14.00

  • 19.00 – 20.00

Le sale giochi potranno continuare a operare per un massimo di 13 ore, nella fascia 7.00 – 1.00, mentre gli apparecchi installati negli esercizi commerciali potranno funzionare per 8 ore al giorno, tra 9.00 e 23.00.

Obblighi per gli esercenti e sistema sanzionatorio

Durante le fasce di sospensione, gli apparecchi dovranno essere spenti tramite interruttore elettrico, impedendone ogni utilizzo.
Ogni attività dovrà inoltre esporre cartelli chiari e ben visibili, all’interno e all’esterno dei locali, con l’indicazione degli orari consentiti.

Le sanzioni previste sono:

  • da 500 a 3.000 euro per il mancato rispetto degli orari

  • da 250 a 1.500 euro per la mancata esposizione dei cartelli

  • nei casi più gravi, possibile sospensione dell’attività da 10 a 60 giorni

Un sistema pensato più come garanzia di tutela che come misura punitiva, con l’obiettivo di favorire un comportamento responsabile da parte degli esercenti.

Le parole del sindaco De Toni

«Questa ordinanza è un primo passo verso una maggiore attenzione alle persone e alle categorie più fragili – afferma il sindaco –. Adeguiamo Udine alla normativa regionale e lavoriamo in modo intelligente e coerente, introducendo orari meno attrattivi per giovani e anziani. Vogliamo limitare lo stimolo al gioco e rafforzare una cultura della prevenzione, mettendo al centro la salute della comunità».

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