Udine, rubato manifesto dedicato a Giulia Cecchettin e banner contro la transfobia
A Udine rimossi i manifesti dedicati a Giulia Cecchettin e contro la transfobia. Il Comune rinnova il suo impegno per i diritti e contro ogni discriminazione.


UDINE - Due manifesti simbolici sono stati rubati dagli spazi esterni di Officine Giovani, il progetto promosso dal Comune di Udine, Get Up e Cas’Aupa per la crescita e la partecipazione dei giovani. L’episodio ha suscitato rammarico e preoccupazione da parte dell’Amministrazione comunale e dell’assessora alle Pari Opportunità e Politiche Giovanili, Arianna Facchini, che ha espresso vicinanza alla comunità giovanile coinvolta.
Manifesti sottratti a Officine Giovani
Gli oggetti trafugati sono due opere dal forte valore sociale e simbolico: un banner dedicato a Giulia Cecchettin, realizzato dall’artista Gianluca Costantini e donato al Comune dall’associazione culturale vicino/lontano, e un manifesto contro la transfobia elaborato durante il Festival FOMO. Entrambi rappresentavano messaggi di uguaglianza, libertà e rispetto.
Un segnale preoccupante
La rimozione dei manifesti è stata considerata un atto lesivo dei valori che Officine Giovani promuove: inclusione, libertà di espressione e contrasto alle discriminazioni. L’episodio ha evidenziato l’importanza di continuare a difendere gli spazi di confronto e partecipazione, garantendo ai giovani luoghi sicuri e accoglienti.
Il Comune rinnova il proprio impegno
Il Comune di Udine ha ribadito la volontà di sostenere percorsi culturali e sociali dedicati ai ragazzi e alle ragazze della città, rafforzando il lavoro di rete con le associazioni e i collettivi che animano Officine Giovani. L’obiettivo resta quello di costruire una comunità coesa, capace di respingere ogni forma di violenza e discriminazione, mantenendo viva la memoria di chi, come Giulia Cecchettin, rappresenta un simbolo di libertà e dignità.