Italia–Israele a Udine, Movimento 5 Stelle: «no alla partita, inopportuno e insensibile»

Rosaria Capozzi (M5S) chiede di sospendere Italia–Israele a Udine: lo sport non può ignorare la guerra e deve mandare un segnale di pace.

01 settembre 2025 19:57
Italia–Israele a Udine, Movimento 5 Stelle: «no alla partita, inopportuno e insensibile» -
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UDINE – La consigliera regionale Rosaria Capozzi del Movimento 5 Stelle torna a ribadire la sua posizione contraria alla partita di calcio Italia–Israele prevista per il 14 ottobre 2025 allo stadio Friuli–Dacia Arena. In una nota stampa, l’esponente pentastellata ha sottolineato che, alla luce della grave situazione internazionale e del conflitto in corso, lo sport non può essere indifferente di fronte alle tragedie umanitarie.

Capozzi: lo sport non deve normalizzare la guerra

Lo sport deve unire e non normalizzare la guerra” – afferma Capozzi – chiedendo a Figc, Uefa e organismi sportivi di assumersi la responsabilità etica di fermare la gara. Secondo la consigliera, la partita “travalica i limiti dello sport” e rappresenta un appuntamento inopportuno e insensibile in un momento storico caratterizzato da violenze, bombardamenti e violazioni dei diritti umani.

L’appello del Movimento 5 Stelle

La rappresentante del M5S ricorda come già a metà agosto si fosse espressa in maniera netta contro l’organizzazione dell’incontro. “Concordiamo con tutti coloro che hanno chiesto che la partita non venga disputata” – ha aggiunto – sottolineando che lo sport è un veicolo di dialogo, rispetto e unità tra i popoli, ma non può ignorare la sofferenza dei civili colpiti dal conflitto.

La posizione, definita doverosa anche alla luce delle ultime dichiarazioni del governo israeliano sugli attivisti della Flotilla, evidenzia come questi gruppi siano invece impegnati in azioni pacifiche e umanitarie per denunciare il blocco della Striscia di Gaza e portare sostegno alla popolazione palestinese.

Gli aiuti del M5S alla popolazione palestinese

Capozzi ha inoltre ricordato l’impegno del Movimento 5 Stelle, che ha destinato un milione di euro derivante dal taglio degli stipendi dei parlamentari e dei consiglieri regionali – compresa la stessa Capozzi – per inviare aiuti umanitari urgenti alla popolazione palestinese.

La richiesta di sospendere la partita

La sospensione dell’incontro – conclude Capozzi – non rappresenterebbe un atto di ostilità contro gli atleti o il popolo israeliano, ma un segnale forte e simbolico della comunità sportiva internazionale a favore della pace, della giustizia e della tutela dei civili”.

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