Sicurezza a Udine, un incontro per capire come sentirsi davvero protetti
A Udine incontro pubblico su sicurezza, diritti e comunità promosso da Il Passo Giusto nella sala Cisl di via Ciconi.
UDINE – “Il diritto alla sicurezza, la sicurezza del diritto. Sentirsi sicuri, cosa può aiutare?” è il tema dell’incontro pubblico promosso da Il Passo Giusto, iniziativa editoriale del Patto per l’Autonomia, che porterà al centro dell’attenzione cittadina uno dei temi più discussi e spesso più strumentalizzati del dibattito pubblico: la sicurezza come elemento decisivo della qualità della vita nelle comunità.
L’appuntamento è fissato per venerdì 28 novembre, alle 17.45, nella sala Cisl di via Ciconi 16 a Udine, uno spazio scelto per ospitare un confronto aperto, plurale e orientato al dialogo tra mondi diversi: istituzioni, politica, forze dell’ordine e competenze psicologiche e sociali.
Un incontro per parlare di sicurezza reale
L’incontro sarà moderato dal direttore de Il Passo Giusto, Elia Mioni, che guiderà il confronto tra i relatori, invitandoli a esplorare la sicurezza non solo come questione di ordine pubblico, ma come dimensione complessa che tocca bisogni materiali, relazioni sociali, percezioni individuali e collettive.
Attorno al tavolo siederanno voci differenti e complementari:
Stefano Carbone, psicologo di comunità, chiamato a portare lo sguardo su emozioni, paure e dinamiche sociali che influenzano la percezione di insicurezza;
Antonella Fiore, consigliera comunale Spazio Udine;
Stefania Garlatti-Costa, consigliera comunale Patto per l’Autonomia;
Anna Paola Peratoner, consigliera comunale Partito Democratico;
Andrea Savino, vicesegretario provinciale SIULP Udine, in rappresentanza del mondo delle forze dell’ordine.
La composizione del panel evidenzia la volontà di mettere in dialogo competenze diverse – psicologica, istituzionale, politica e sindacale – per comprendere la sicurezza da più punti di vista e interrogarsi su quali strumenti concreti possano aiutare le persone a sentirsi davvero sicure.
I relatori e i temi al centro del dibattito
L’obiettivo della serata non è alimentare allarmismi, ma affrontare con lucidità un tema che spesso viene proposto in termini emotivi e polarizzati.
Da un lato, il contributo di Stefano Carbone permetterà di approfondire cosa significa “sicurezza” nella vita quotidiana, quali meccanismi psicologici trasformano episodi circoscritti in paure generalizzate e come le narrazioni mediatiche possano accentuare il senso di vulnerabilità.
Dall’altro lato, le consigliere comunali Fiore, Garlatti-Costa e Peratoner offriranno uno sguardo sulle politiche locali, sulle proposte già attive e sulle criticità ancora aperte in città, a partire dall’idea che la sicurezza non è solo presenza di controlli, ma anche servizi, spazi di socialità, cura del territorio, ascolto dei cittadini.
La presenza di Andrea Savino, vicesegretario provinciale SIULP Udine, consentirà di entrare nel merito del ruolo delle forze dell’ordine, del loro rapporto con il territorio, delle condizioni operative e delle esigenze di collaborazione con la cittadinanza per costruire un clima di fiducia reciproca.
Sicurezza, paure e strumentalizzazioni politiche
Nel presentare l’iniziativa, Elia Mioni richiama la necessità di andare oltre le letture semplificate: la sicurezza viene definita un tema complesso, che riguarda in profondità la qualità della vita nelle comunità.
Troppo spesso, però, questo argomento viene utilizzato in modo strumentale, trasformato in una leva per alimentare paure e insicurezze invece che per promuovere soluzioni concrete. È una dinamica che Mioni denuncia con chiarezza: la politica, in molti casi, preferisce accendere i riflettori sulla sicurezza solo quando conviene, scegliendo di insistere su narrazioni allarmiste che non aiutano ad affrontare i problemi alla radice.
L’incontro di Udine nasce proprio dalla volontà di invertire questa tendenza, proponendo un confronto che metta al centro responsabilità, analisi e proposte, piuttosto che slogan e contrapposizioni sterili.
Prevenzione, coesione sociale e supporto alle forze dell’ordine
Nel programma della serata saranno approfonditi alcuni nodi chiave indicati dagli organizzatori:
la prevenzione, intesa come capacità di intervenire prima che le situazioni di degrado o conflitto esplodano;
l’ascolto delle persone e dei quartieri, per comprendere quali sono le fonti reali di disagio e non limitarsi a percezioni generiche;
la coesione sociale, che passa per spazi condivisi, reti di vicinato, associazionismo e politiche che contrastino l’isolamento;
il supporto alle forze dell’ordine, chiamate a lavorare in contesti complessi, con la necessità di risorse adeguate, formazione e relazioni costruttive con la cittadinanza.
La sicurezza reale, nelle intenzioni degli organizzatori, nasce dall’incrocio di questi elementi: una città è più sicura quando le persone si conoscono, quando hanno punti di riferimento, quando possono contare su servizi, presidi sociali e una gestione del territorio che riduca le situazioni di marginalità.
Un’occasione per capire cosa ci fa sentire davvero sicuri
«L’incontro a Udine sarà un’occasione per andare oltre le semplificazioni – sottolinea Mioni – e per cercare di capire cosa può farci sentire più sicuri come persone e come comunità».
L’invito è rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma a tutte le cittadine e i cittadini che vogliono partecipare a un confronto informato, portare domande, condividere esperienze, ascoltare punti di vista diversi.
In un tempo in cui la sicurezza viene spesso evocata per dividere, l’appuntamento promosso da Il Passo Giusto si propone come un momento di elaborazione collettiva, per rimettere al centro la complessità dei problemi e la necessità di risposte responsabili, costruite nel dialogo tra istituzioni, corpi intermedi, forze dell’ordine e comunità locali.