'Guarda in alto', Udine raccontata da 8 prospettive uniche: gli scatti degli studenti della Tiepolo

8 scatti inediti di Udine svelano nuove prospettive durante Friuli Doc, tra arte e cultura in città.

10 settembre 2025 13:53
'Guarda in alto', Udine raccontata da 8 prospettive uniche: gli scatti degli studenti della Tiepolo -
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UDINE - L’Accademia di Belle Arti ‘G.B. Tiepolo’ di Udine torna a farsi notare durante Friuli Doc, l’evento enogastronomico più atteso della regione, in programma dall’11 al 14 settembre 2025.

Con il progetto ‘Guarda in alto’, gli studenti dell’Accademia propongono otto scatti fotografici che mostrano Udine da prospettive non convenzionali, invitando i visitatori a scoprire angoli nascosti della città che spesso sfuggono allo sguardo quotidiano.

Guarda in alto non è solo una mostra, ma anche un invito a distogliere lo sguardo dagli schermi e ad osservare la città da punti di vista insoliti. L’idea è quella di stimolare la curiosità e la capacità di percepire scorci e dettagli che normalmente passano inosservati.

Ogni fotografia diventa una porta verso Udine

Gli studenti dell’Accademia autori degli scatti sono: Caterina De Stefano, Filippo Mazzoleni, Simone Salomone, Nicola Grion, Francesca Tiberio e Silvia Dardengo.

Le loro fotografie offriranno ai visitatori di Friuli Doc una nuova chiave di lettura della città, rendendo ogni angolo un piccolo viaggio visivo da vivere passo dopo passo.

“Siamo molto felici di far parte anche quest’anno della manifestazione – spiega Fausto Deganutti, Direttore di ABA UD –. Quest’estate abbiamo organizzato diverse mostre ed essere qui è per noi un modo di confermare la volontà dell’Accademia di portare la propria presenza fuori dalle aule, per le vie e le piazze della città, diventando un riferimento culturale per gli udinesi e non solo”.

La mostra è stata possibile grazie alla collaborazione con l’Amministrazione di Udine, in particolare con il ViceSindaco e Assessore ad Attività produttive, Commercio, Turismo, Grandi eventi e PNRR, Alessandro Venanzi.

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